No di Federcongressi a voci chiusura Convention Bureau

“Per vie non ufficiali ma degne della massima fiducia ho ragione di pensare che ci sia la volontà diffusa di mettere in liquidazione il Convention Bureau Italia, fortemente voluto da Federcongressi&eventi”. A sostenerlo è il presidente di Federcongressi&eventi, Paolo Zona. “Grazie al Convention Bureau – spiega – finalmente anche l’Italia ha la vetrina che si merita, priva della sovrapposizione dei marchi che nelle scorse edizioni sopperivano alla mancanza di un ente di rappresentanza commerciale verso l’estero. Ebbene, oggi che questo ente c’è e ha faticosamente conquistato una sua efficace operatività, se ne chiede subito la chiusura. A questa nefanda prospettiva l’associazione che rappresento e l’intera comunità italiana degli operatori meeting & incentive dicono di no. Se davvero si vuole cambiare direzione e dare al turismo congressuale ciò di cui ha bisogno – prosegue Zona – allora occorre semmai cambiare la governance del Convention Bureau, mettendola nelle condizioni di lavorare seriamente e con la massima efficacia”. Per Federcongressi occorre cambiare il CdA; nominare subito il Comitato tecnico; coinvolgere attivamente i rappresentanti del settore; varare un vero piano industriale per il 2012. “Altro che cancellazione, altro che azzeramento. Del Conventio Bureau nazionale c’è bisogno assoluto”, conclude Zona.