“Non siete voi a dover convincere me ad aiutarvi, ma dovete aiutarmi a convincere la politica dell’importanza strategica di questo settore. E bisogna fare in fretta, l’Italia deve colmare un grande ritardo. Sono state sprecate tante opportunità, non è mai stato stato fatto un progetto serio”. Il ministro del Turismo Dario Franceschini da Rimini, allunga la mano agli operatori turistici accorsi ad question time che per la prima volta ha messo face to face il ministro con gli attori del comparto da lui rappresentato.
Diversi i temi toccati e fra i principali, quelli del Fondo di Garanzia. Alle sollecitazioni dei tour operator, Franceschini ha risposto chiaro: non ci sono fondi, in un’epoca di tagli, il suo ministero, così come gli altri, è impegnato a difendere quello che già ha a disposizione, per cui diventa utopistico credere a un aumento delle disponibilità
Poi lancia con forza un appello: “Basta regionalismi, basta presentarsi come singole città, l’Italia deve presentarsi all’estero come quell’unicum dalle enormi potenzialità che è. La riforma del titolo V della Costituzione sta marciando in Parlamento e dentro questa riforma c’è bisogno di un riequilibrio tra competenze tra Stato e Regioni. Nel frattempo in attesa che segua il suo percorso, che come noto è piuttosto lungo, io vorrei che se ne anticipasse il contenuto e cioè un’intesa tra Stato e regioni. La nuova Enit serve esattamente a questo: a creare un luogo in cui stato e ragione definiscono insieme le nuove regole della promozione, Basta con queste scene ormai incomprensibili soprattutto in tempi di tagli alla spesa. Basta regionalismi, basta fiere internazionali in cui le singole regione si promuovono da sole, già l’Italia è piccola, figuriamoci le singole regioni”.