Un miliardo di euro: è il giro d’affari del turismo di Carnevale secondo una indagine di Cna Turismo e Commercio.
Il movimento che ha caratterizzato questi giorni nelle località italiane sede di eventi legati al periodo carnevalesco è stimato intorno agli otto milioni di visitatori tra i quali due milioni e mezzo di turisti che pernottano fuori casa, in strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Un milione è la quota di turisti stranieri, attirati dalla possibilità di unire la visione di spettacoli unici e autentici alla visita a città e borghi d’arte. In media, i pernottamenti di turisti italiani e stranieri attirati dal Carnevale sono calcolati in due giorni pro capite. Significative – secondo Cna Turismo e Commercio – le ricadute per ristorazione, enogastronomia, artigianato.
Ad aprire il ricco calendario di eventi carnevaleschi è stato il 1° febbraio il Carnevale dei ragazzi alla Biennale di Venezia, a chiuderlo la Sfilata dei carri allegorici a Viareggio sabato 24 febbraio, con una appendice esattamente un mese dopo, domenica 24 marzo, con il Corteo dei carri fioriti a Sanremo. Senza dimenticare le manifestazioni a Ivrea e a Cento, a Fano e a Comacchio, a Putignano e ad Acireale, fra le tantissime organizzate nel nostro Paese.
“Le stime di Cna Turismo e Commercio ci rivelano quanto questo segmento turistico sia altamente strategico per tutto il settore e confermano quanto il turismo tematico rappresenti un elemento chiave per destagionalizzare i flussi e valorizzare i borghi dove viene organizzata la maggior parte delle manifestazioni carnevalizie più affascinanti al mondo” ha commentato il Ministro del Turismo Daniela Santanchè. “Oltre a ciò – ha aggiunto – un altro indicatore importante è dato dal significativo aumento della domanda durante questi eventi. A Venezia, infatti, si sta verificando un andamento sostenuto delle vendite nei negozi: un trend che potrebbe ulteriormente intensificarsi con il nuovo regime di tax free – fortemente voluto dal ministero del Turismo-, che favorisce lo shopping di turisti extra- Ue, generalmente altospendenti. Una misura che andrà a consolidare una tendenza già affermata che si è tradotta, nel periodo ottobre-dicembre 2023, in un superamento dei livelli record del 2019 per quanto riguarda la spesa dei Global Shopper”.