Cornelia Cocos, direttore generale del TO: “Tanta disinformazione. La vicinanza all’Ucraina e le elezioni ci hanno penalizzato molto”
Un Paese da scoprire, ricco di bellezza e che non può essere ridotto al Conte Dracula e alla Transilvania, penalizzato da disinformazione, vicinanza all’Ucraina e tensioni legate alle elezioni. È questo il quadro della Romania tracciato Cornelia Cocos, direttore generale del tour operator Romania for all.
“Purtroppo non tutta la Romania è conosciuta. Il nostro Paese è noto per Dracula, ovvero Vlad l’Impalatore, per la Transilvania, ma ci sono tante altre regioni molto belle. Per esempio – spiega la direttrice Cocos – il patrimonio Unesco rappresentato dai monasteri ortodossi della Bucovina dipinti anche all’esterno, dalle chiese sassoni fortificate del sud della Transilvania, dalle chiese in legno del Maramures”.
Gli italiani, aiutati dai collegamenti diretti con tanti aeroporti come Bari, Catania, Milano, Napoli e Roma, viaggiano in Romania soprattutto per city break che comprendono le terme di Bucarest e la visita in giornata ai Castelli.
“I numeri sono in crescita, l’interesse c’è. Purtroppo, però, c’è tanta disinformazione per quanto riguarda sia la situazione politica interna che la situazione intorno a noi. Non tutti si fidano di venire in Romania perché non sono bene informati. Il Paese è tranquillo, Bucarest è tranquilla ma molte informazioni sbagliate dissuadono chi deve partire. La vicinanza all’Ucraina e le elezioni in Romania ci hanno penalizzato un bel po’ ma la Romania è una meta sicura”, tranquillizza la dg di Romania for all.
Tra le mete più curiose e meno battute dai viaggiatori italiani c’è sicuramente Cluj. “Una città molto bella – conclude Cornelia Cocos – con vicino le miniere di sale di Turda, tra le più grandi miniere di sale di Europa. Un posto che non tutti conoscono. Ci sono due ascensori, per 12 piani di altezza e quasi 40 metri di profondità”.
Donatello Lorusso