Invocata da operatori turistici e da tutte le istituzioni del travel, è finalmente arrivata la ripresa del lungo raggio, seppur non ancora impetuosa. Se, infatti, per il medio e corto raggio nel 2022 il volume era arrivato a sfiorare in alcuni casi l’80% dei livelli del 2019, il segmento del long-haul rappresentava ancora il punto debole del post- pandemia.
In casa Guiness Travel, accanto a numeri da sold-out sui ponti primaverili per l’Europa e Vicino Oriente, da registrare il forte ritorno del Giappone, da poco disponibile senza restrizioni a tutti i viaggiatori. Molto forte è l’interesse verso la destinazione asiatica, al netto di normali criticità che si trova a gestire un mercato di nuovo richiestissimo, dopo diversi anni di stallo.
Ma è tutta l’Asia in generale ad essere nella wish-list del viaggiatore, con un rinnovato successo dell’India, destinazione che viene percepita come fortemente stimolante e che offre un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Sul versante dell’America, si conferma dopo il 2022 una buona richiesta verso gli Stati Uniti: sugli scudi New York, ideale per long break e i classici tour itineranti sulle due coste del paese.
Più netta la ripresa del Centro e Sud America: il Messico gode di un periodo particolarmente favorevole dopo essersi aggiudicato anche la palma della seconda destinazione più visitata al mondo nel 2021.
Argentina e Brasile, in tour secchi o in combinato, sono forse le vere novità del lungo raggio: merito anche del cosiddetto “revenge travel”, ossia la volontà di pianificare un viaggio per compensare i tanti periodi di forzato isolamento casalingo, soprattutto verso una destinazione avvertita come esotica o distante.
Quello del “long haul” è un tassello fondamentale e il vero punto di svolta per la ripresa completa del turismo internazionale. Chiaramente, non mancano barriere e ostacoli di varia natura: l’aumento generalizzato dei costi, la riduzione della capacità in Europa, i tempi biblici per il rilascio dei passaporti e la specifica congiuntura geopolitica, solo per citarne alcuni
“Affidarsi alla solidità di un TO rimane quindi sempre la scelta migliore, cercando di intercettare tutti i vantaggi dell’advanced booking” – spiega Michele Mosca, product manager – “con Guiness Travel programmare con largo anticipo significa prezzo garantito, riduzioni tariffarie, vantaggiosissime policy di annullamento, oltre che la spensieratezza necessaria per realizzare un viaggio perfetto”.