Relais & Châteaux: le dimore italiane ripartono dalla cucina

A pochi giorni dall’inizio della Fase 2, due terzi delle 49 dimore italiane hanno definito una data di apertura e più della metà si prepara ad accogliere i primi ospiti già entro la fine del mese di giugno.

Di fronte a una crisi senza precedenti che ha costretto i settori dell’alberghiero e della ristorazione a mettersi in discussione, le dimore Relais & Châteaux hanno accolto questa sfida come un’opportunità per ripensare al loro modello di accoglienza e inventare nuove esperienze da condividere con gli ospiti.

“Non vediamo l’ora di accogliere gli italiani nelle nostre case. Sarà un’estate all’insegna della riscoperta della ricchezza dei paesaggi, della bellezza del mondo rurale e della diversità dei sapori regionali. Le dimore Relais & Châteaux sono di piccole dimensioni e si trovano in ambienti protetti nel verde, al mare o in montagna; abbiamo anche un programma di ville per ospitare famiglie o amici integrando la sicurezza di casa con un servizio à la carte come in hotel. Prenderci cura dei nostri clienti è la nostra massima priorità e stiamo lavorando per offrire soggiorni a prezzi accessibili: dopo questo periodo difficile, vogliamo restituire agli italiani il gusto e la gioia di vivere”, commenta Philippe Gombert, Presidente di Relais & Châteaux.

Osservando le normative in materia di sanificazione e distanziamento, sfruttando in modo creativo gli spazi aperti e i parchi nei quali sono immersi, i primi ristoranti e dimore riaprono proponendo agli ospiti nuovi percorsi di degustazione, esperienze di soggiorno nella natura, picnic e delivery gourmet.

Come spiega lo chef francese Olivier Roellinger, Vicepresidente dell’Associazione: “Ci auguriamo che, tra gli insegnamenti che possiamo trarre da questa crisi sanitaria, ci sia anche un nuovo approccio all’alimentazione, più consapevole e rispettoso degli uomini e della natura”.