Il turismo è in netta ripresa e per molti operatori l’estate 2022 dovrebbe segnare il ritorno ai livelli del 2019. La pandemia non ha intaccato la propensione a viaggiare, ma ha lasciato in eredità nei consumatori una maggiore consapevolezza dei rischi e degli imprevisti che possono comportare un annullamento della vacanza all’ultimo minuto: basti pensare ad un tampone positivo o a un improvviso obbligo di quarantena.
Purtroppo, però, la pandemia non esaurisce i fattori che possono spingere a richiedere di annullare un viaggio e i venti di guerra che soffiano dall’est Europa sono un esempio concreto. Cosa succede a livello assicurativo se si ha in programma un viaggio in un Paese colpito da un evento bellico o da un attentato terroristico? E come comportarsi nel caso di fenomeni naturali che possono compromettere il viaggio? Non si tratta necessariamente di eventi catastrofici, come tsunami o terremoti: anche una tempesta di neve o un’invasione di alghe possono trasformare una bella vacanza in un incubo.
I4T, acronimo di Insurance for Travel, società specializzata nell’intermediazione di polizze viaggio per agenzie e tour operator, dal 2020 ha un prodotto annullamento valido in caso di eventi imprevedibili al momento della prenotazione e circostanze inevitabili ad essi collegate – come definite nel codice del turismo – valido quindi anche in caso di attentati terroristici o improvviso scoppio di una guerra, purché avvengano in prossimità della destinazione del viaggio, entro un raggio di 50 km. Sono compresi terremoti, alluvioni o altre calamità naturali che colpiscono le strutture prenotate o, se viaggio assicurato è un solo volo, l’aeroporto di destinazione.
Il nuovo prodotto assicurativo è disponibile solo per chi prenota le vacanze in agenzia di viaggio.
Christian Garrone, responsabile intermediazione assicurativa I4T, dichiara: “Diamo il nostro contributo concreto alla ripresa del turismo, attraverso questi prodotti ad alto valore aggiunto che superano la logica dei cosiddetti “rischi nominati”. Seppur con molte differenze, infatti, le polizze annullamento normalmente contemplano solo eventi precisi come la malattia o il ricovero ospedaliero dell’assicurato e dei suoi famigliari, lo spostamento delle date di un esame, il licenziamento, la nuova assunzione, la convocazione presso l’autorità giudiziaria e altre situazioni simili”.
La novità proposta da 4T punta a fornire un incentivo in più a prenotare, anche con largo anticipo, per ridare ossigeno alle casse degli operatori, senza preoccuparsi eccessivamente del contesto di instabilità che ancora ci avvolge.
“Gli esempi – prosegue Giusy Fiscella, legal affairs manager 4T – di eventi imprevedibili sono tantissimi: l’eruzione del vulcano islandese che nel 2010 ha bloccato per settimane il traffico aereo di tutta Europa, gli sciami di locuste che hanno invaso le piste dell’aeroporto di Dire Dawa (Etiopia) nel 2020 e le sempre più frequenti tempeste di neve che paralizzano il traffico in nord America”.
Del resto, anche se la pandemia ha portato alcuni operatori ad “ammorbidire” le proprie politiche in caso di annullamento, è risaputo che cancellare un viaggio prima della partenza è costoso: spesso le tariffe saldate al momento della prenotazione non sono rimborsabili, in altri casi sono previsti l’addebito di penali proporzionali al valore del viaggio o la mancata restituzione degli acconti già versati. L’assicurazione contro l’annullamento interviene rimborsando le spese di recesso opposte dall’operatore turistico, purché la causa della rinuncia al viaggio sia contemplata dalla polizza. Ecco perché è importante sceglierla bene.