La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo, in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, inaugura il primo dei suoi progetti per il 2019: tre incontri e un corso di lingua napoletana con appuntamenti tra Napoli e Casalnuovo.
“Molti credono che il napoletano sia un dialetto della lingua italiana. Ovviamente questo non è vero – spiega Davide Brandi dell’associazione “I Lazzari”, docente e responsabile del corso. “‘O nnapulitano” ha origini molto più remote dell’attuale italiano ed è una lingua, inclusa dal 1998 negli standard internazionali “ISO” per la classificazione delle lingue”.
Il progetto consta di due momenti, il primo al Museo di Capodimonte, con tre incontri gratuiti, aperti a tutti previsti per sabato 4, domenica 12 e sabato 18 maggio alle ore 10.00, per scoprire il meglio che la lingua napoletana può offrire. Tra gli argomenti in programma le etimologie da greco, latino, francese e spagnolo, prove pratiche di lettura e scrittura, poesia, canzoni, teatro e i grandi capolavori in napoletano. Ogni lezione prevede un intermezzo musicale a cura dell’associazione MusiCapodimonte: l’antica arte della posteggia napoletana di Aurora Giglio.
Il secondo ciclo di lezioni, che costituisce un vero e proprio corso, si terrà a Casalnuovo, negli spazi che il Comune ha concesso in comodato alla Fondazione all’interno dello storico Palazzo Salerno Lancellotti. Per questa seconda fase è previsto un percorso completo tra giugno, ottobre e novembre: lezioni su tre livelli da cinque incontri ciascuno. Questi gli argomenti di studio: storia, fonetica, semantica, etimologia, morfologia, sintassi, studio di testi dal Cinquecento al Novecento e della Canzone Napoletana.
“La lingua napoletana ha pieno titolo di lingua storica, concettuale, espressione culturale contemporanea. E’ nostra responsabilità contribuire a tramandare questa cultura molto viva e farla entrare a pieno titolo in una struttura dedicata alla storia e al mondo contemporaneo come il Museo e Real Bosco di Capodimonte. ‘A lengua napulitana è na lengua ca vive”, afferma il direttore Sylvain Bellenger.
“È per noi motivo di grande soddisfazione avviare la piena operatività della Fondazione con tre giornate dedicate al recupero di una parte del nostro patrimonio storico-culturale, all’interno di una struttura prestigiosa come il Museo e Real Bosco di Capodimonte –afferma Gianluca Isaia, Presidente della Fondazione Isaia-Pepillo -. Far parlare del nostro territorio, per motivi diversi dai consueti stereotipi e clichè mediatici negativi, era il primo obiettivo enunciato nel corso del nostro convegno di presentazione, e questo progetto va nella giusta direzione”.