MICE, Roma ottiene il Global CEO Summit UFI

Dal 4 al 6 febbraio 2020 a Roma arriverà il Global CEO Summit Congress UFI,ovvero il gotha della meeting industry internazionale. Convergono infatti in UFI ceo e presidenti delle più grandi fiere e associazioni di congress organizer del mondo. 130 stakeholders che constateranno come la Capitale e il suo territorio possano essere una destinazione ideale per il MICE, il turismo congressuale.

Strategie, opportunità saranno dettate nel Global Summit destinato a ispirare le tendenze e anticipare gli obiettivi a lungo termine del comparto a livello mondiale.

A chiudere la trattativa, con il supporto di Convention Bureau Roma e Lazio, Fiera Roma che ne dà annuncio da IMEX di Francoforte.

“Dopo Londra, Monaco, Barcellona, Cannes è ora la volta di Roma”, afferma Pietro Piccinetti, Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma. “Durante la scorsa edizione a Londra abbiamo cercato di attrarre questo importante evento: hanno effettuato tre site visitprima di decidere definitivamente, e oggi a Francoforte abbiamo la risposta definitiva, risultato, come sempre, di un lavoro di squadra”.

“Quello che ha funzionato, come sempre, è il sistema: Fiera Roma conosceva i decision maker, Convention Bureau Roma e Lazio ha assistito gli operatori del territorio per dare risposte puntuali agli organizzatori di eventi”, aggiunge Onorio Rebecchini, presidente di Convention Bureau Roma e Lazio.

“Roma e il Lazio – prosegue i presidente CBReL – si presenteranno al meglio delle loro possibilità, per raccontare come si possono realizzare gli eventi più diversi”.

“Adesso – continua Pietro Piccinetti – sta a Roma sfruttare in profondità questa opportunità che ci è concessa da questi manager che, assieme, rappresentano un impatto economico sul PIL mondiale di oltre 167 miliardi di euro”.

Tre giorni in cui a ognuno di questi importanti amministratori delegati e presidenti saranno offerte esperienze diverse.

“Tutti conoscono Roma nel mondo – conclude Onorio Rebecchini – l’idea è quella di trovare momenti in cui raccontare cosa c’è di più e di nuovo da sperimentare, o di antico da vedere con gli occhi nuovi della tecnologia”.