L’India mistica e autentica di Viaggi Levi

Il subcontinente indiano si mostra al viaggiatore come un diamante poliedrico capace di offrire, ad ogni viaggio, esperienze autentiche e totalizzanti. Ecco alcune delle proposte de I Viaggi di Maurizio Levi, profondo conoscitore dell’India. Dalle bellezze artistiche del Maharashtra al festival dei fachiri in Orissa, dalla spiritualità del festival dei Sufi di Jodhpur alle paradisiache Isole Andamane.

India Centrale, arte e spiritualità. Alla scoperta dei luoghi sacri e delle meraviglie artistiche del Madhya Pradesh e del Maharashtra, accompagnati dal nostro indologo. Un originale viaggio in un’area poco conosciuta, che offre alcuni dei monumenti hindu, islamici e buddhisti più interessanti di tutta l’India, nonché una viva spiritualità che ruota intorno ai ghat di un novero di città tra le più sacre del Paese. Le pitture rupestri di Bimbetka (UNESCO), risalenti a circa 10.000 anni fa; il Grande Stupa di Sanchi (UNESCO), commissionato dall’imperatore Ashoka nel III secolo a.C. Le famose Ujjain e Nashik, sedi del Kumbh Mela, e le altrettanto sacre, ma meno conosciute, Maheswar e Omkareshwar, animate da folle di pellegrini e asceti. La cittadina montana di Mandu, con i suoi splendidi edifici in stile afgano, e le grandi moschee di Bhopal. Dalle gloriose grotte buddhiste di Ajanta (UNESCO), definite a pieno titolo il Louvre dell’India centrale, al magnifico tempio Kailasa, fiore all’occhiello delle grotte di Ellora (UNESCO). Dall’imponente fortezza in rovina di Daulatabad, alla statua di Shiva a tre teste sull’Isola Elefanta (UNESCO) a largo di Mumbai.

Madhya Pradesh e Orissa, tigri e fachiri. Un viaggio Esperienza Unica (una sola data di partenza, unica e irripetibile) per chi desidera entrare in contatto con gli aspetti più autentici dell’India: la sua natura più selvaggia e i rituali ancestralidi una festa religiosa sconosciuta. Sia il Madhya Pradesh che l’Orissa, nonostante occupino una vasta porzione dell’India, non compaiono spesso negli itinerari di viaggio. Accompagnato dall’esperto Giancarlo Meoni, il viaggio inizia con la visita dei due parchi nazionali con la più alta densità di tigri al mondo, dove l’incontro con la signora della giungla è una certezza: il Parco di Bandhavgarh, ex terreno di caccia del Maharaja di Rewa, e il Parco di Kahna, che ispirò Rudyard Kipling per la stesura del Libro della Giungla. Si ha l’opportunità di avvicinare la minoranza etnica Baiga, il “Popolo della Foresta”, che mantiene uno stretto legame con la natura. Da Bhubaneswar, capitale dell’Orissa, inizia la seconda parte del viaggio, che culmina nella partecipazione alle cerimonie del Danda Yatra, il Festival dei Fachiri. I rituali si succedono senza sosta, con una frenesia compulsiva, fino al calar delle tenebre, quando fuochi e fiamme accendono ancor di più gli animi dei penitenti e dei partecipanti.
Isole Andamane, un paradiso marino nel Golfo del Bengala. Le Isole Andamane, note in passato come Kalapani, “Acque Nere”, per il loro ruolo di colonia penale, sono oggi un tranquillo arcipelago tropicale che appartiene all’India dal punto di vista politico, ma al Sud-Est Asiatico da quello geografico. Situate nel Golfo del Bengala, 1000 km al largo della costa orientale indiana, le Andamane sono ancora oggi abitate, nelle zone più interne, da aborigeni che vivono di caccia e di pesca. Le spiagge dalla sabbia bianchissima, le trasparenti acque marine e la rigogliosa vegetazione tropicale, sono i punti forti di questo originale e inconsueto viaggio. Port Blair, la verde capitale, con i suoi interessanti musei e il Cellular Jail, il carcere di massima sicurezza istituito dagli inglesi; Ross Island, la “Parigi d’Oriente”, con le testimonianze del passato coloniale; l’Isola di Havelock, con le paradisiache spiagge lambite da acque cristalline e le paludi di mangrovie.

Rajasthan, il festival Sufi di Jodhpur. Città invase dal vociare della gente e dai colori, ma anche distese desertiche baciate dalla luce splendente del sole: questo è il Rajasthan, l’anima romantica dell’India, avvolta in sari e turbanti. Nelle sue terre i temibili clan guerrieri rajput imposero il proprio dominio con la spada, ciò nonostante questo stato esteso, anticamente noto come Terra dei Re, è costellato di tesori più che favolosi: il Forte di Meherangarh, che si staglia contro il blu acceso di Jodhpur; il gigantesco castello di sabbia di Jaisalmer; le haveli, i tipici palazzi residenziali riccamente decorati, dello Shekawati; Jaipur, la polverosa capitale, celebre per i suoi edifici rosa, per l’osservatorio astronomico Jantar Mantar e per il vicino Forte Amber. Tutto questo in occasione del World Sacred Spirit Festival di Jodhpur che riunisce incredibili artisti, provenienti da tutta l’India e da tutto il mondo, in una splendida cornice regale con magici spettacoli di musica, danza e poesia che promettono un’esperienza indimenticabile. Un imperdibile viaggio in un vero e proprio microcosmo dell’India, abitato da un’accogliente popolazione.