Le previsioni per l’Egitto: 2023 sarà un anno da record per il turismo dall’Italia

“Sappiamo che gli italiani amano l’Egitto e l’Egitto ama l’Italia”. Così Ahmed Eissa, ministro del Turismo e delle Antichità della Repubblica araba d’Egitto, ha concluso l’incontro con la stampa di settore, organizzato per raccontare numeri, investimenti e prospettive del turismo egiziano.

Tra gennaio e maggio di quest’anno sono già 257mila gli italiani che hanno viaggiato in Egitto e si prevede di arrivare a quota 700/800mila a fine 2023. Un risultato da record, il migliore dal 2010 quando i turisti italiani nel Paese delle piramidi furono 800mila. Nel complesso, nei primi quattro mesi dell’anno, l’Egitto segna un +48,5% sul 2022 e sono 15 milioni i turisti attesi nel Paese in tutto il 2023.

“L’Italia è un bacino chiave per l’Egitto e abbiamo intenzione di continuare ad investire per sviluppare questo mercato”, le parole del Ministro. E gli investimenti riguardano diversi settori: dal trasporto aereo alla burocrazia, dalle iniziative di co-marketing per i tour operator all’aumento dei posti nave per le crociere sul Nilo e allo sviluppo di nuove destinazioni per allungare il tempo di soggiorno.

“Stiamo implementando tutta una serie di accordi con le compagnie aeree per implementare voli su tutte le destinazioni. Nei prossimi mesi – ha continuato il Ministro egiziano – ci saranno voli diretti da Roma, Milano, Napoli e Firenze verso molte mete in Egitto. Il Ministero ha annunciato un nuovo programma di incentivi, recepito con grande favore dai vettori in charter per volare tra Italia ed Egitto”. L’obiettivo è l’aumento del numero dei posti sui voli del 35% nel 2023 e del 30% nel 2024.

Capitolo crociere sul Nilo, dove l’Egitto, tra le altre cose, è al lavoro per costruire nuovi porti e punti di approdo. “È uno dei prodotti con maggiore richiesta ma negli ultimi dieci anni ci sono stati meno investimenti di quanto il settore avrebbe meritato. Oggi ci sono solo 15mila autorizzazioni per stanze su imbarcazioni e solo 8mila sono operative. Per questo stiamo lavorando duramente per ampliare questa capacità. Parliamo di investimenti e flusso di capitali su queste imbarcazioni da crociera che saranno senza precedenti”, ha spiegato il Ministro del Turismo.

Previste anche iniziative di co-marketing per sostenere i tour operator italiani nella promozione della destinazione con la fornitura di prodotti già pronti e la copertura finanziaria di circa il 50% della pubblicità effettuata dall’azienda.

Nonostante i numeri e gli investimenti, l’Italia continuerà a non avere un ufficio del turismo egiziano nel Belpaese. “Abbiamo uffici regionali per la promozione turistica – ha detto il Ministro Ahmed Eissa rassicurando sull’impegno importante verso il mercato italiano – e il mercato italiano è gestito dall’ufficio di Berlino. Anche al Cairo abbiamo un ufficio che si occupa solo dell’Italia”.