La sostenibilità traina la crescita di spesa dei viaggiatori nel 2022

Anche in ambito turistico la sostenibilità è un driver in grado di trainare la crescita di spesa e orientare le scelte dei consumatori, spingendo la ripresa dell’industria del turismo. Dopo i due anni neri legati al periodo pandemico, che hanno di fatto sospeso ogni attività sia di lungo che di corto raggio, i trend per l’estate 2022 vedono una crescita della spesa dei viaggiatori.

Secondo le rilevazioni di Evaneos, marketplace francese che promuove un turismo responsabile e su misura, le permanenze si sono allungate di un giorno (rispettivamente passando a 9 giorni sul corto raggio e a 12 sul lungo raggio, rispetto al 2021), e il budget medio è salito da 4.570 a 5.260 euro quest’anno.

Islanda, Turchia e Marocco sono le mete preferite dei viaggiatori Evaneos che scelgono di spostarsi a corto raggio. Giordania, Perù e Tanzania sono invece le destinazioni prescelte da chi invece desidera uscire dai confini continentali.

Questi trend sono molto promettenti per Evaneos – commenta Viola Migliori, country manager Southern Europe. Dopo tre anni di alti e bassi, il turismo si sta riprendendo e la nostra proposta di viaggi più rispettosi e a contatto con le realtà locali, è certamente uno dei motivi della ripresa a cui Evaneos sta assistendo. La sostenibilità, così come la possibilità di personalizzare l’esperienza di viaggio e uscire dalle strade battute, sono driver potenti che orientano le scelte dei consumatori. Tutto questa rientra nella nostra concezione di viaggio, ovvero Better Trips”.  

Viaggio responsabile (perché rispettoso dell’ambiente e delle comunità) e personalizzato, perché affidato alle cure di esperti locali: è questa la formula Better Trips che ha segnato il nuovo corso Evaneos. Ma c’è di più, ovvero concepire il turismo come strumento per migliorare le condizioni economico-sociali delle comunità che attraversa.

La pandemia ha piegato le economie di molti paesi – continua Migliori – ed è perciò tanto più importante che sia proprio il turismo, industria tendenzialmente impattante in negativo sulle comunità e sui territori, a fare la sua parte per sostenerne la ripresa. Il nostro modello di business prevede una disintermediazione totale e mette il viaggiatore in diretta relazione con gli agenti locali. L’87% della spesa del turista – una spesa in aumento come abbiamo visto – ricade direttamente sulle comunità, sostenendone l’economia e la crescita. I cittadini, attraverso una scelta di svago e turismo consapevole, possono divenire protagonisti del cambiamento”.