Islanda a vele spiegate con Kel 12

L’Islanda di Kel 12 amplia i confini. Grazie alla presenza sempre più marcata di viaggiatori, fortemente orientati alla sostenibilità e aperti all’avventura, la programmazione 2024 dedicata all’isola di ghiaccio alza il livello adrenalinico ed emozionale dell’offerta: oltre a prevedere un maggior numero di escursioni guidate nei selvaggi altipiani dell’interno, oggi intercetta anche la domanda di viaggi in veliero nei mari ghiacciati dell’estremo Nord.

Fra maggio 2023 e aprile 2024, stando alle statistiche dell’Icelandic Tourist Board, il mercato italiano ha dato infatti ottimi segnali di continuità: sono state registrate circa 84mila 300 partenze tricolori dall’aeroporto di Keflavik, con una crescita del 16,1% sull’analogo periodo della stagione precedente, ma in aumento è anche il tasso di visita delle regioni settentrionali (31%) e nei Westfjords (13%), in particolare per i mesi di giugno, luglio e agosto. Dopo il successo della scorsa stagione, nella quale è stato proposto un tour in navigazione per l’unica isola islandese che sfiora propriamente il Circolo Polare Artico, Grimsey, la domanda estiva premia il nuovo tour di Kel 12 “Groenlandia – Islanda, in veliero nel più grande fiordo del mondo”: una vera e propria spedizione artica di 10 giorni a Scoresby Sund, dal 30 luglio all’8 agosto.

“Il cliente che sceglie l’Islanda – spiega Filippo Salvioni, product manager Nord di Kel 12 – predilige ormai gruppi piccoli, proprio come i nostri. Il numero ridotto contribuisce non solo a creare una forte intesa fra i partecipanti, ma permette di gestire più agevolmente itinerari complessi o in territori estremi, di cui sia l’Islanda che la Groenlandia sono simboli per eccellenza. Ciò che aiuta a distinguersi è soprattutto il modo in cui si fruisce di queste destinazioni: minimo impatto ambientale, esperienze inedite anche in luoghi iconici, personalizzazione”.

I tour ideati da Kel 12 – come ‘Islanda Terra di ghiaccio e fuoco‘ che percorre la Ring Road facendo tappa alle cascate gemelle di Hraunfossar le cascate di lava e Barnafoss, le cascate dei bambini – coprono oggi ogni area dell’Islanda, offrendo il meglio del Paese nordico non solo a livello paesaggistico, ma anche e soprattutto in termini di servizi. Visit Iceland registra la crescita di soluzioni superior originali nelle località più remote, grazie anche alla spinta demografica generata dall’alta domanda di lavoro (con sei anni d’anticipo sulle previsioni, l’Islanda è destinata a oltrepassare i 400mila abitanti nel 2024).

“Il nuovo hotel proposto a Geysir – evidenzia Salvioni – si affaccia direttamente sull’area di emissione geotermica, mentre a Húsavík invitiamo a provare una piscina d’acque calde alternativa alla nota Blue Lagoon, ma altrettanto spettacolare: la Geosea Geothermal Sea Baths, direttamente affacciati sull’oceano. Tutte le nostre guide sono Iceland Specialist formate attraverso Visit Iceland, con più anni di esperienza diretta sul territorio, dunque sempre pronte a consigliare locali o attività tipiche fra gli islandesi. Analogamente i fornitori di servizi con cui collaboriamo sono scelti in funzione del loro rigore nel perseguire obiettivi di sostenibilità e il nostro stesso partner storico è certificato Travelife”.

Questa forte attenzione all’ambiente e alla responsabilità sociale è indubbiamente una delle ragioni del successo del nuovo tour “Groenlandia – Islanda, in veliero nel più grande fiordo del mondo”, dal momento che l’imbarcazione in servizio aderisce a missioni per la tutela degli oceani e ad attività di pulizia delle spiagge. L’itinerario è poi all’insegna di una navigazione lenta ed emozionale, attenta a inoltrarsi fra gli iceberg al largo di Constable Point, dopo aver trascorso la prima notte d’ambientazione a Reykjavik. Dal minuscolo villaggio di cacciatori di foche Ittoqqortoormiit agli insediamenti Inuit su Denmarl Island, via via sino all’arcipelago ghiacciato di Bear Islands, i confini del Grande Nord si spingono oggi oltre i limiti fisici per disegnare nuove geografie del desiderio.