La Giunta Regionale ha approvato la delibera che aggiorna i requisiti per migliorare la qualità dell’accoglienza alberghiera in Campania. Una svolta nella classificazione delle attività ricettive che dà nuovo slancio all’accoglienza turistica e guarda al futuro del settore puntando sull’innovazione e sulla sostenibilità.
D’intesa con le principali Associazioni di categoria, sono stati riformati i criteri per l’aggiornamento della classificazione delle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta. La delibera fissa nuovi parametri sulla qualità delle aziende ricettive in ottica internazionale e mette fine a un’attesa che, per il comparto turistico, durava da 40 anni.
La riqualificazione dell’offerta ricettiva alberghiera in Campania prevede, tra l’altro, un sistema di premialità per le costruzioni “green” e coinvolge 1.683 strutture suddivise in 1608 alberghi e 75 residenze turistiche alberghiere, oltre a 141 impianti ripartiti in 101 campeggi e 40 villaggi turistici. L’obiettivo è migliorare i livelli qualitativi, concentrandosi in particolare sugli alberghi a 3 e 4 stelle che da soli rappresentano l’81% sul totale della categoria.
Saranno sostituiti servizi ormai in disuso, ad esempio il fax, con prestazioni al passo con i tempi, come il wi-fi almeno negli spazi comuni dai 3 stelle in poi e altri supporti informatici, quali la possibilità di stampare o avere un computer in camera su richiesta. Inoltre, per la prima volta, è previsto un punto dedicato all’interno delle tabelle di classificazione sulle Politiche Green e la Sostenibilità Ambientale – ad esempio tecnologie a led, pannelli fotovoltaici, certificazioni ambientali specifiche – dando la possibilità di aggiungere punteggi ulteriori alle strutture ricettive virtuose.
«È una svolta impressa dalla Giunta della Regione Campania – spiega l’assessore al Turismo, Felice Casucci – al termine di un percorso di condivisione con le associazioni maggiormente rappresentative degli operatori, quali Federalberghi e Confindustria Campania. Le soluzioni adottate ci permettono di superare un sistema datato e obsoleto, adeguandoci ai più elevati ed esigenti standard tecnologici dei mercati internazionali nel segno della sostenibilità ambientale. Le nuove tabelle di valutazione consentono di elevare gli standard qualitativi, prevedendo l’obbligatorietà di alcuni criteri minimi, nonché un punteggio obbligatorio da raggiungere che è legato ai singoli requisiti fruiti da ogni categoria».
Dopo l’approvazione della delibera, la Direzione Generale per le Politiche culturali e il Turismo sta già procedendo alla modifica dei modelli di valutazione.
I Comuni dovranno, quindi, verificare i requisiti dichiarati in sede di classificazione dalle strutture ricettive in collaborazione con i rappresentanti delle associazioni di settore, finalizzando i controlli al miglioramento del livello dei servizi offerti dal sistema dell’accoglienza ricettiva e rilevando gli eventuali abusi e omissioni.