Cork è un raro mix di sofisticato cosmopolitismo e fascino del passato. All’interno del suo raccolto centro, le gallerie d’arte sorgono fianco a fianco di pub tradizionali ed edifici storici torreggiano sopra caffè modaioli.
La seconda città irlandese è la base perfetta per partire alla scoperta della Wild Atlantic Way o dell’Ireland’s Ancient East, non prima però di un tuffo nell’irresistibile atmosfera della città.
La St. Finn Barre’s Cathedral, un elaborato esempio di architettura gotico-francese, è dedicata al fondatore della città nonché suo santo patrono, che qui costituì un monastero nel 650. Ma l’attuale edificio si deve al genio dell’architetto vittoriano William Burges, che si aggiudicò il concorso per il rifacimento della chiesa nel 1863.
Nel XVIII secolo la città conobbe un periodo di grande prosperità, favorito dagli scambi commerciali di burro, carne, birra e whiskey. Se ne ha una prova evidente visitando il Cork Butter Museum: la Borsa del Burro di Cork nell’800 era la più grande del mondo e la città esportava questo prodotto in tutto l’Impero Britannico. Nella piazza di fronte al museo sorgono inoltre la facciata neoclassica dell’Old Butter Market e il rotondo edificio di Firkin Crane, un tempo adibito alla pesa dei barili di burro e ora importante centro per la danza moderna.
Da qui non è lontana la St. Anne’s Church, una chiesa settecentesca che domina lo storico e suggestivo distretto di Shandon. Non si può lasciare Cork senza aver salito i 132 gradini della sua torre campanaria, per godere una strepitosa vista della città a 360 gradi. E gli aspiranti campanari potranno anche suonare le famose Shandon Bells.
Un altro tuffo nel passato cittadino viene offerto da una visita alla Cork City Gaol, l’antica prigione di Cork, dove sono ricostruite le dure condizioni di vita dei detenuti nel XIX secolo. Situata fuori dal centro cittadino e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, offre un’esperienza veramente toccante, se si considera che all’epoca il crimine più diffuso era la povertà: bastava aver rubato un pezzo di pane per essere condannati ai lavori forzati. Ma certo non hai scelta tra il morire di fame e la prigione.
Ma Cork non è città da pensieri malinconici, anzi! Grazie al suo dinamismo e alla sua natura liberale e cosmopolita, la città è in continuo divenire sotto tutti gli aspetti, dalla cultura alla musica per finire in quella che è indubbiamente la scena gastronomica migliore del paese. Ovunque troverete ristoranti e gastro-pub che servono deliziosi piatti locali, annaffiati da ottime birre artigianali.
Tra i più rinomati, segnaliamo Greenes Restaurant, Market Lane, Les Gourmandises, Gallaghers Gastro Pub.
Fiore all’occhiello di questa tradizione culinaria è l’English Market, un mercato coperto che è un vero gioiello vittoriano e un tesoro nazionale, in cui trascorrere ore di delizie epicuree. Al suo interno, decine e decine di banchi offrono il meglio dei prodotti locali, prodotti che possono essere gustati sul posto al Farmgate Cafe, situato al mezzanino: da non mancare.
I cittadini di Cork amano molto i festival e praticamente non vi è mese in cui non se ne svolga uno, come il Cork International Poetry Festival a febbraio, il Cork Oyster Festival a settembre, il Cork Jazz Festival a ottobre, fino a Glow, la celebrazione delle festività natalizie.
Questa antica città è anche molto giovane: il 40% dei suoi residenti ha meno di 25 anni e la percentuale degli over 65 è la più bassa d’Europa. Perciò, si è sempre circondati da un’atmosfera dinamica e dall’amore per tutti gli aspetti più piacevoli della vita. Cosa di cui gli abitanti vanno grandemente fieri. Dopo la vostra visita, sarà facile capirne il perché.