Ha scelto di trascorrere un soggiorno breve sulla neve rinunciando alla settimana bianca, non ha avuto particolare voglia di cimentarsi nelle fatiche sportive legate alla discesa, ha preferito strutture ricettive flessibili e ad alto comfort: è questo il profilo del vacanziere durante la stagione invernale 2010-2011 stilato dall’Osservatorio turistico della montagna di Trademark Italia in base ad un’indagine su 680 operatori del settore ricettivo e su 210 turisti italiani abituali. Secondo Trademark, la contrazione della durata delle vacanze e del numero degli skipass venduti ha prodotto una flessione del giro complessivo d’affari interno dagli 11,2 miliardi di euro dell’anno scorso ai 10,6 miliardi di euro di quest’anno. Solo il 12% degli alberghi ha avuto un riscontro turistico positivo, mentre si attestano al 26% quelli che hanno avuto un andamento stabile rispetto ai passati inverni ed al 62% gli hotel che hanno chiuso la stagione in negativo. Più numerose le presenze italiane (5.550.000) rispetto a quelle straniere (3.390.000) e nuovo orientamento dei turisti, distinguibili in due categorie: gli sportivi, che optano per vacanze intensive approfittando delle offerte di bassa stagione, ed i turisti leisure che scelgono il comfort di Spa in destinazioni glamour. Tra le regioni nordiche italiane, l’Alto Adige ha difeso la leadership di mercato (+1,3%), ma anche le località piemontesi e valdostane hanno registrato un andamento positivo. Stabile il Friuli Venezia Giulia, in difficoltà la Lombardia (-6%) ed altalenante il Veneto.