Rivoluzione Astoi, Battifora: Un’associazione più moderna e funzionale

Curzi Battifora Ezhaya MeleApertura alla distribuzione, un approccio comunicativo più dinamico ed un maggiore confronto con le Istituzioni ed i consumatori. Astoi Confindustria Viaggi torna a far parlare di sé dopo ‘United for Egypt’ con una conferenza stampa che ha visto il presidente Luca Battifora dettare la nuova linea assieme ai vicepresidenti Pier Ezhaya ed Andrea Mele ed al consigliere delegato alla comunicazione Danilo Curzi.

 

Convegno nel 2015 e tavolo di confronto con Franceschini

“Il nostro obiettivo è rendere l’associazione più moderna e funzionale. Rappresentiamo l’80% del tour operating italiano, che genera 400 milioni di provvigioni per le agenzie di viaggi e muove oltre 4 milioni di italiani – ha esordito Battifora – Siamo quindi protagonisti del mercato ma ci dobbiamo giornalmente confrontare con degli impressionanti vuoti normativi, partendo dal Codice del Turismo che ha lacune enormi. Alle Istituzioni non chiediamo sostegno, ma chiarezza di regole sostenibili e da affrontare in maniera sistemica”. In questa cornice di intenti si iscrive il progetto di un convegno nel primo trimestre del 2015 che riunirà Unità di Crisi, ministero dei Beni Culturali e del Turismo, rappresentanza dei consumatori e della distribuzione per fare il punto della situazione. L’associazione confindustriale, inoltre, attende l’apertura di un tavolo con il ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini che ha manifestato la propria attenzione alle imprese outgoing con la promessa di provvedimenti ad hoc. Tra i temi più urgenti da affrontare figurano due vecchi cavalli di battaglia di Astoi quali la modifica dell’articolo 42 del Codice del Turismo e la dotazione di un autentico Fondo di Garanzia, di fatto assente, in casi di rimpatri dovuti ad emergenze. “Non è più sostenibile per le casse delle nostre aziende il rientro in patria quando si verificano dei problemi”, ha sottolineato Battifora parlando poi dell’evento che ha inaugurato la sua presidenza: ‘United for Egypt’.

Registrazione di marchio e domini ‘United for’

Anche su questo fronte si annunciano novità, visto che è stato registrato il marchio ‘United for’ ed i domini ad esso collegati Unitedfor.it e Unitedfor.eu. “Si tratta di contenitori per una serie di eventi finalizzati non soltanto a rilanciare le destinazioni, ma anche a fare focus sui diversi problemi del comparto – ha spiegato Ezhaya – L’unità di intenti porta a risultati importanti, come l’appuntamento di giugno a Marsa Alam ha dimostrato. In quell’occasione la produzione ha lavorato in sinergia con la distribuzione ed i benefici sono stati per tutti, a partire dal trend molto positivo registrato sulla destinazione del Mar Rosso a seguito di ‘United for Egypt’, che ha visto la partecipazione di oltre 800 agenzie di viaggi e di 50 giornalisti, con un’alta copertura mediatica sia trade che consumer”. Ezhaya ha enfatizzato la necessità di avere maggiore coraggio: “E’ fisiologico che aziende con gli stessi obiettivi convergano. In AINeT (associazione con la quale è stato organizzato ‘United for Egypt’, ndr) ci sono molte realtà controllate da azionisti presenti in Astoi. Tutti insieme, quindi, dobbiamo dare forza e voce ad un comparto vitale per la nostra economia. E’ un obiettivo degno di un’associazione che fa capo a Confindustria, altrimenti ci rimane una navigazione di cabotaggio”.

Nuova strategia comunicativa ed urgenza di regole uguali per tutti

Curzi si è soffermato sulle nuove dinamiche associative di comunicazione: “Percepisco grinta e voglia di mettersi in gioco, all’insegna di una nuova modalità più in sintonia con il 2014 – ha detto – Il cliente finale va sempre maggiormente coinvolto attraverso iniziative che illustrino chi siamo e cosa facciamo, con un continuo supporto all’intermediazione. Per il comparto, che ha bisogno di essere sempre più unito, è arrivato il momento di spiccare il volo”. Di natura più tecnica, invece, l’intervento del vicepresidente Mele, che si è soffermato sull’esigenza di regole uguali per tutti nella comparazione di realtà aziendali off ed on line: “Chi ha sede a Lussemburgo non paga l’Iva, a differenza di chi invece è in Italia. C’è bisogno urgente di un intervento delle Istituzioni competenti per dirimere questa disomogeneità fiscale alla base di una concorrenza sleale. Bisogna poi spiegare – ha aggiunto Mele – perché chi compra on line non ha le stesse garanzie di chi acquista il pacchetto turistico, che dà invece tutte le tutele. Noi siamo per la parità dei diritti ma anche dei criteri con cui muoversi che per noi sono chiari e stabiliti, per altri no. Al proposito, saremo propositivi ed insistenti”. Più chiarezza, insomma, maggiore comunicazione in questo senso e, perché no, un piglio orgoglioso che si fonda su numeri importanti di aziende leader del comparto: “Il tema è di mercato più che politico – ha commentato Battifora – Dobbiamo cominciare a spiegare bene il mestiere che facciamo affinché un ragazzo possa vedere in un’agenzia o un tour operator il suo futuro lavorativo”. Un avvenire nel turismo che si incrocia ad un divenire continuo di un tempo nuovo. Astoi Confindustria Viaggi è pronta alla sfida.