Il “Sogno Americano” di molti italiani è già alle prese con un brusco risveglio riconducibile ai primi mesi della presidenza di Donald Trump. Da una ricerca condotta dal Monitor Allianz Global Assistance, in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora, emerge infatti che ben il 39% degli intervistati non ambisce più a trasferirsi negli Stati Uniti per motivi di studio o di lavoro a seguito della elezione di Trump e delle prime scelte legate al suo mandato (travelban in testa).
In particolare, coloro che hanno fornito questa rispostanon considerano gli attuali Stati Uniti come un Paese aperto né una meta ambita per studiare, lavorare e avere un futuro.Il sondaggio evidenzia che ad essere influenzati negativamente dall’avvento della nuova presidenza sono soprattutto i giovani fra i 25 e i 34 anni (il 45% di loro),ovvero la fascia di età più interessata alla prospettiva di un prossimo futuro americano.
Il nuovo inquilino della casa Bianca sembra preoccupare leggermente di più le donne, affermando che la nuova presidenza influisce negativamente sulla propria visione degli Stati Uniti per il 73% delle donne contro il 69%degli uomini.Ne scaturisce un complessivo 71% degli intervistati che considerala presidenza di Trump un fattore negativo per l’immagine del Paese.
Il cambiamento della percezione degli Stati Uniti come possibile meta non si riferisce unicamente ad una prospettiva di medio o lungo periodo, ma anche alle prossime vacanze: la presidenza Trump, infatti, influisce nella scelta degli Stati Uniti come destinazione turistica preferita per il 26% degli intervistati. Le risposte variano lungo lo stivale: i più condizionati dall’attuale presidenza risultano essere i fiorentini (39%) e i palermitani (34%),mentre sono meno influenzati a Bari e a Napoli (25%).
Il trend italiano è in linea con quanto recentemente evidenziato a livello globale da Expedia che nel corso dei primi tre mesi dell’anno ha osservato un calo delle prenotazioni verso gli Stati Uniti, un aspetto confermato anche dal World Travel and TourismCouncil che prevede per il 2017 un calo dello 0,5% del settore turismo negli USA rispetto al 2016.
Il 29% degli italiani dichiara, in particolare, di non essere curioso di vedere dal vivo i primi effetti della nuova amministrazione Trump e preferisce evitare di recarsi negli USA, almeno per il momento. Anche in questo caso i fiorentini risultano i più decisi: il 50% di loro afferma di non voler recarsi negli Stati Uniti sotto la presidenza Trump. Di opinioni opposte invece i romani, che sarebbero piuttosto curiosi di toccare con mano gli effetti delle politiche del nuovo Presidente (46%).
Oltre alle preoccupazioni per la presidenza Trump,anche il costo più elevato della vacanza a causa del cambio euro/dollaro meno favorevole egli elevati costi della sanità americana influenzano la minore propensione a viaggiare verso gli USA:dovendo intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, dove per una gastroenterite si può arrivare a pagare quasi 30.000 euro, e oltre 85.000 euro per una trauma per incidente stradale, l’82% degli intervistati assicurerebbe il proprio viaggio, o consiglierebbe a terzi di farlo. I più preoccupati in questo senso sono gli over 65(87%), seguiti, a pari merito, dalla fascia d’età compresa fra i45 e i 54 anni e dagli under 35(entrambi 84%); leggermente meno condizionati gli italiani che hanno fra i 55 e i 64 anni ( 79%).