Per la Regione Liguria il decreto sul federalismo ignora il turismo

Attacco frontale della Regione Liguria al Governo sul federalismo regionale: “Nel decreto approvato – ha affermato oggi l’assessore ligure al Turismo ed alla Cultura Angelo Berlangieri – non ci sono né il turismo né la cultura. Una decisione che le Regioni non possono accettare”. Berlangieri in una nota ha sottolineato che per una regione come la Liguria il turismo è una delle fonti principali di lavoro e sviluppo: 50 milioni di presenze all’anno per un fatturato di 5 miliardi di euro e lavoro a 75.000 addetti. “Se questa non è una funzione essenziale qualcuno ce lo venga spiegare. Come lo è la cultura: i musei, le biblioteche, i teatri, le mostre appartengono al territorio”, ha detto, ribadendo che queste funzioni devono tornare di competenza delle regioni. “Magari riviste, razionalizzate, ma è assurdo non prevedere una strumentazione fiscale federale per sostenere anche queste attività – ha aggiunto Berlangieri – Non si può affermare che turismo e cultura sono una funzione ‘residuale'”. Secondo l’Assessore, se nel decreto non cambieranno le cose alle regioni resterebbe la competenza esclusiva in materia di turismo in campo legislativo, mentre quella amministrativa, con il federalismo comunale, passerebbe ai Comuni che potranno godere della leva fiscale, come nel caso della discussa tassa di soggiorno. “Come dire: la Regione Liguria fa le leggi, poi va dal sindaco di un Comune a dirgli: ‘Dacci i soldi che noi te li investiamo’. Una follia”, ha concluso.