Vola alto, il turismo del Veneto, ‘dalla Terra al Cielo’ ma anche oltre. Nei primi quattro mesi dell’anno corrente, la regione primatista italiana dell’ospitalità ha incrementato del 12,8% il numero degli ospiti che hanno scelto il suo territorio come meta dei propri soggiorni, mentre è cresciuto del 9,5% il numero dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2009. “Consiglio sempre prudenza nell’anticipare i risultati di un’intera annata – ha commentato l’assessore veneto al turismo Marino Finozzi – ma un balzo così evidente e comparabile per festività ai primi quattro mesi dello scorso anno è sicuramente il segnale forte di un turismo che si è rimesso in moto, segno che la crisi mondiale comincia ad affievolirsi. Ed è anche l’effetto di una politica che regione e sistema turistico hanno svolto assieme nei mercati vecchi e nuovi per cogliere le tendenze di chi viaggia con proposte di qualità che abbracciano tutti i segmenti dell’ospitalità e dell’accoglienza”. Non è solo il dato assoluto che conforta, ma anche la sua partizione interna. Guardando alle presenze, che segnalano le notti di permanenza nel territorio veneto, il classico mercato tedesco balza avanti del 19% (i tedeschi sono circa il 60% di tutti i turisti stranieri che scelgono la Regione, i quali a loro volta rappresentano circa il 60% di tutti gli ospiti). Da segnalare anche il +17,6% di aumento dei turisti Usa. Ma le consistenti novità di rilievo vengono da mercati nuovi e potenzialmente molto interessanti: Cina +38,6%, Russia +60,6% (con un incremento del 71% di arrivi), Paesi Bassi +38,6%. “Registriamo questi dati – ha aggiunto Finozzi – a fronte di una situazione che sembra stagnante, se non in calo, nel resto d’Italia. Se guardiamo ai settori, poi, vediamo il forte consolidamento delle città d’arte (+14,5% di arrivi e +11,2% di presenze, del Lago di Garda (rispettivamente +13,6 e +13,1%) e persino un balzo in avanti del balneare pur in mesi tradizionalmente poco movimentati: questo settore segna +18,6% di arrivi rispetto all’anno scorso ed uno strepitoso +28,3% nelle presenze, dato che porta a pensare ad un’inversione di tendenza circa la lunghezza dei soggiorni. Simili indicazioni rendono più realistico il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo posti per il prossimo decennio, riassunto nella formula 20 – 20 – 20: portare entro il 2020 in Veneto 20 milioni di ospiti rispetto ai 14 milioni attuali, passando da un fatturato di 12 miliardi di euro ad uno di 20 miliardi”, ha concluso Finozzi.