“Si apra subito l’aeroporto di Comiso: non è solo un appello, è una minaccia. Basta promesse, annunci, rinvii e proclami. Sono passati inutilmente quattro anni, la misura della pazienza dei siciliani è colma”. Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè nell’ultimo post del suo blog ‘Sud’. “È tutto pronto, cosa aspettano? – chiede Miccichè – Basterebbe una firma del ministro Tremonti per garantire almeno 10 milioni di euro e far decollare gli aerei ed un’intera economia. Dieci milioni di euro: nulla rispetto a quanto è già stato speso, ma soprattutto nulla rispetto all’importanza che rivestirà per la nostra Isola l’aeroporto civile di Comiso, dove già il colosso Ryanair – aggiunge – si dice pronto ad attivare linee per tutta l’Europa. Se non si rilancia così l’economia, come altrimenti? – dice ancora Miccichè – Ma Tremonti si rifiuta di dare i soldi. Ancora un secco no – denuncia il leader del movimento arancione – sbattuto in faccia al Sud, ed ecco una cattedrale nel deserto, con tanto di torre di controllo, apparecchiature radar e quant’altro. Ma di aerei, viaggiatori e tutto il resto nemmeno l’ombra. Solo erbacce e tanta, tanta rabbia. La nostra”.
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Brambilla: In tre anni abbiamo fatto quanto non era stato fatto in trenta