I segnali registrati non mentivano, le voci di un imminente via libera sulla destinazione più amata del Mar Rosso si sono rivelate veritiere e lo sconsiglio su Sharm El Sheikh, come da previsioni della scorsa settimana, è stato rimosso. Questo quanto si legge nel nuovo Avviso sull’Egitto dell’Unità di Crisi della Farnesina: “In considerazione del deterioramento della generale situazione di sicurezza registrato nel Paese, si rinnova la raccomandazione di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell’Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo”. Sollievo da parte delle agenzie di viaggi e dei tour operator, la cui soddisfazione trapela dalle parole di Luca Battifora, presidente di Astoi Confindustria Viaggi che affida ad un comunicato stampa delle battute ‘a caldo’: “La rimozione dello sconsiglio è arrivata pochi giorni dopo un incontro avvenuto tra una delegazione Astoi ed il vertice operativo dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri. L’incontro aveva una duplice valenza: verificare le reali possibilità di un’imminente rimozione dello sconsiglio su Sharm El Sheikh ed effettuare una più ampia disamina dello scenario mondiale, dei cambiamenti in essere e dei radicali mutamenti avvenuti negli ultimi tre anni che hanno influenzato, e che in futuro potranno influenzare o anche solo interessare, il settore del turismo e, quindi, i nostri clienti e le nostre imprese”. Battifora si sofferma dunque sulla collaborazione necessaria tra tessuto produttivo ed Istituzioni: “Un lungo e costruttivo colloquio che ha prodotto considerazioni condivise da entrambe le parti in merito alla necessità di ridisegnare modi ed interpretazioni delle informazioni che vengono costantemente fornite dalla Farnesina, con l’unico obiettivo di assicurare trasparenza ai consumatori e sostenibilità operativa alle aziende della filiera (agenzie di viaggio, tour operator, vettori charter). Negli ultimi anni – prosegue Battifora – a seguito della diramazione di una serie di sconsigli su importanti destinazioni, le difficoltà e le conseguenti ricadute, sia sui clienti che sulle aziende del settore, sono incrementate in maniera esponenziale e ciò ha generato effetti pesantissimi per l’intero comparto. E’ opinione reciproca, di Astoi e dell’Unità di Crisi, che alla radicale trasformazione del panorama internazionale debbano seguire concrete valutazioni degli addetti ai lavori per ricercare la migliore sintesi tra la doverosa necessità di informare il cliente e la necessità di assicurare allo stesso regole chiare, che siano però altrettanto sostenibili operativamente dalle nostre aziende”. Il presidente di Astoi evidenzia anche delle criticità: “Ad oggi sono troppe le differenze non solo tra Paese e Paese, ma anche all’interno di una stessa destinazione in diversi momenti storici, per poter classificare livelli di rischio standard univoci e trarre da questi comportamenti operativi omogenei per il settore. Da qui la decisione, presa da Astoi in accordo con l’Unità di Crisi, di avviare un percorso di dialogo, confronto ed analisi con tutte le parti interessate, volto ad individuare modus operandi più consoni all’attuale panorama internazionale. La ricerca degli strumenti più idonei per gestire in modo più funzionale le criticità generate dalla rapida trasformazione dei criteri di rischio, che sempre più dinamicamente interessano le destinazioni turistiche, non è un percorso semplice, richiederà tempo e lavoro di tutti, ma è un cammino indispensabile per la nostra industria. Ringraziamo l’Unità di Crisi per la grande capacità di ascolto che ha sempre dimostrato nei nostri confronti – conclude Battifora – e ribadiamo la nostra totale disponibilità a proseguire il lavoro avviato, a tutela dei nostri clienti e delle nostre imprese”.