Istat, è stangata vacanza per rincaro benzina con aumenti aerei e traghetti

A giugno l’inflazione sale ancora toccando quota 2,7% e riportandosi a livelli che non si raggiungevano dal novembre del 2008. Il termometro dell’Istat certifica così le stime diffuse due settimane fa e rileva rialzi concentrati su prodotti e servizi legati al periodo estivo, dai campeggi agli stabilimenti balneari. Ai tipici aumenti stagionali si aggiunge il caro-carburanti, con benzina e gasolio che fanno schizzare le spese per i trasporti, in particolare i prezzi di biglietti per aerei e traghetti. Ma l’inflazione si fa sentire anche sui consumi quotidiani, con aumenti record per gli alimentari, ai massimi da oltre due anni, e per la spesa di tutti i giorni (+3,5%). I consumatori commentano con allarme l’accelerazione dell’inflazione e stimano una stangata sui vacanzieri, che solo per raggiungere la meta scelta pagheranno il 15% in più sul 2010. Intanto, guardando al Vecchio Continente, Eurostat segnala a giugno prezzi stabili al 2,7% nei Paesi dell’Unione monetaria. E anche per l’Italia l’Ufficio di statistica europeo rileva lo stesso tasso di maggio, pari al 3%. Rialzi di queste proporzioni preoccupano gli imprenditori: il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha parlato di “un altro problema per lo sviluppo”, a cui si potrebbe rispondere, fa notare, proprio con le liberalizzazioni. Tornando ad analizzare i dati italiani, se su base mensile l’Istat rileva diminuzioni per i prezzi di tutti i carburanti, su base annua, invece, si registrano ancora crescite a doppia cifra sia per la verde (+11,9%) che per il diesel (+14,0%). Si tratta di rialzi che si riflettono direttamente sui trasporti (+6,1%), specialmente su traghetti (+52,8%), aerei (+13,8%) e treni (+8,4%). Insomma, rincarano i biglietti per chi decide di partire per le vacanze. E non solo costa di più spostarsi, lievitano anche i prezzi del soggiorno; in un mese i campeggi sono saliti del 14,4% e gli stabilimenti balneari del 3,5%. Chiuso giugno, si guarda già a luglio, che promette di essere ‘caldo’ anche sotto il profilo prezzi, con l’avvicinarsi della stagione ‘alta’ per le vacanze ed i rialzi delle quotazioni di carburanti già accumulati.