Il 2010 è stato un anno proficuo per il Brasile che ha accolto 5.161.000 turisti stranieri con un incremento del 7,5% rispetto al 2009 e solo 4.802.000 turisti nel Paese. I dati del ministero del Turismo sono stati pubblicati da Embratur (Istituto Brasiliano per il Turismo). Tra i Paesi che maggiormente hanno visitato il Brasile nel 2010 è stata mantenuta la leadership dell’anno precedente: Argentina (27%), Stati Uniti (13%) ed Italia (5%). Gli stati maggiormente visitati nel 2010 sono stati São Paulo con 2.009.000 turisti, Rio de Janeiro (925.000) e Bahia (160.000). Tenendo conto del passaggio dalla terra ferma, gli Stati che ricevono più turisti sono stati Paraná (695.000) e Rio Grande do Sul (559.000). Le ragioni di un incremento del turismo vanno sicuramente cercate nel fatto che un viaggio in Brasile è un’esperienza che va oltre la pura e semplice visita a un Paese. Una vacanza in Brasile, infatti, vuol dire entrare in contatto con una nazione che è quasi un continente per la varietà di panorami ed ecosistemi che racchiude. Si va dalla foresta pluviale dell’Amazzonia all’arida solitudine del Sertão, dalla grande zona umida del Pantanal alle dune di Jericoacoara, Lençois Maranhenses e Genipabù, dalle cascate dell’Iguazù ai santuari della vita marina intorno alle isole Abrolhos e Fernando De Noronha. “Il flusso del 2010 supera di oltre 100.000 unità quello registrato nei tre anni precedenti la crisi finanziaria, cioè 2006, 2007 e 2008”, dice Mario Moysés, presidente di Embratur.