Il Libano si affida alla Toscana per mettere in luce l’appeal turistico delle sue riserve naturali. La possibilità è legata al progetto “Discovering North Lebanon” partito a febbraio con una prima missione tecnica. L’iniziativa nasce da grazie alla Regione Toscana, al Monte dei Paschi di Siena e all’associazione Carretera Central, braccio di cooperazione internazionale di Arci, e coinvolge la provincia di Siena che, dal punto di vista paesaggistico, ha molto in comune con il Libano. “Lo scopo dell’iniziativa – spiega l’assessore al turismo e aree protette della Provincia di Siena, Anna Maria Betti – e’ contribuire, attraverso l’assistenza tecnica e il trasferimento di know how, alla costituzione di un modello di ufficio turistico e di un sistema integrato nella riserva naturale dell’area di Zgharta”. Un piano ambizioso che ha come sbocco finale la valorizzazione di un’area con enormi potenzialità turistiche. L’operazione si inserisce nella più ampia strategia del governo libanese volta a favorire lo sviluppo del settore turistico, che negli ultimi anni ha conosciuto ottimi risultati. In quest’ottica, il ministero del Turismo ha lanciato una fitta campagna promozionale sui network mondiali satellitari (Cnn, Bbc e canali arabi), incaricando inoltre Bureau Veritas, organismo di certificazione mondiale, di stendere una lista dettagliata delle strutture alberghiere, delle residenze turistiche e dei ristoranti migliori. Nel 2010, riferisce l’Ambasciata italiana a Beirut, il paese ha goduto di un incremento del 17,2% dei flussi turistici, con 2,1 milioni di presenze nel corso dell’anno. I turisti arabi hanno rappresentato il 34,6% dei visitatori, seguiti dagli europei (23%) e dagli asiatici (21,2%). Minore la presenza di americani (12,5%), di africani (6%) e di viaggiatori provenienti dall’Oceania (2,8%).