I flussi turistici premiano siti italiani Unesco ed attenti all’ambiente

Castel del Monte,SunsetIl turismo italiano ‘recupera’ con la bellezza e l’ambiente. Sono i comuni con i siti Unesco, infatti, a registrare tra le migliori performance di riempimento delle strutture ricettive nella stagione 2012, con un tasso del 13,6% in più rispetto ai comuni non Unesco (Osservatorio Nazionale su Turismo Isnart). Segnali positivi che arrivano anche dalle località che hanno puntato sulla sostenibilità ambientale e per questo hanno ottenuto dei riconoscimenti, come Posada (NU), regina a cinque vele prima in classifica nella ‘Guida Blu 2013’ di Legambiente e Touring Club Italiano, che ha fatto registrare, secondo un sondaggio realizzato dall’amministrazione durante i mesi estivi, un aumento del 20% delle presenze sulla sua spiaggia. Pure Legambiente ha stimato nello scorso anno un aumento del 10% del tasso di riempimento delle strutture che hanno aderito alla sua etichetta ‘Consigliato per l’impegno in difesa dell’ambiente’. Sempre più turisti, insomma, nella scelta delle località dove trascorrere le proprie vacanze, preferiscono quelle in luoghi unici e con condizioni ambientali in qualche modo garantite. La conferma arriva anche da un’indagine europea che, nel 2012, ha rilevato come primo fattore di fidelizzazione turistica, e cioè il motivo per cui si ritorna in un determinato luogo, proprio gli aspetti legati all’ambiente ed alla natura, come il clima ed il paesaggio (Attitudes of Europeans Towards Tourism, Eurobarometro 2012). In questo contesto è evidente quanto sia grande il potenziale del settore turistico nel rilancio economico dell’Italia, al primo posto nel mondo per siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità e di come la sostenibilità ambientale e la qualificazione ecologica siano strategiche per il futuro del Paese.