Il turismo italiano en plein air registra una crescita del 4% nel 2010, con 3 milioni di camperisti italiani e 2,6 milioni di camperisti stranieri (dati Ciset, Università Ca’ Foscari di Venezia). È quanto emerge dal Salone del Camper apertosi Parma e che andrà avanti fino al 18 settembre, con 150.000 visitatori previsti. Nonostante la flessione delle immatricolazioni di camper e caravan degli ultimi anni conseguente alla crisi economica, i dati globali del 2010 sono positivi facendo registrare il +2% grazie al boom delle vendite dell’usato, specie nelle regioni meridionali, e lasciano ben sperare per il 2011 (+4,4% nel primo trimestre, nuovo più usato). La ricaduta del turismo en plein air sull’economia italiana è notevole, considerato che i 2 milioni di camperisti che scelgono come meta l’Italia (il rimanente milione sceglie come meta l’estero) spendono 1,4 miliardi di euro, che si aggiungono a 1,2 miliardi spesi dai camperisti stranieri per un somma totale di 2,6 miliardi di euro. Le potenzialità del turismo en plein air sono enormi e spesso sottovalutate, basti pensare al fatto che praticamente non esiste in Italia il servizio di noleggio camper per chi arriva in aeroporto volando low cost. Il camperismo rappresenta un’opportunità per il territorio, non certo un peso, tanto che è stato calcolato che un camperista spende mediamente 54 euro al giorno contro gli 87 di un turista ‘normale’ che, però, paga la stanza d’albergo.