Hotels.com, nel 2011 aumento del 3% per i prezzi degli alberghi nel mondo

Il mercato alberghiero nella prima metà del 2011 ha mostrato segni di ripresa, pur avendo subito gli effetti dei disordini politici e dei disastri naturali avvenuti nel mondo. A sostenerlo è Hotel Price Index, l’analisi sull’andamento dei prezzi delle camere di albergo di tutto il mondo effettuata da Hotels.com, che si occupa della prenotazione di hotel on line. Il prezzo medio di una camera d’albergo nel mondo è salito del 3%, ma questo dato nasconde variazioni a livello locale che dimostrano l’influenza di eventi accaduti nei primi sei mesi dell’anno. Anche altri fattori come la forza della valuta e la disponibilità di camere hanno avuto un forte impatto sulle tariffe degli hotel nel mondo. Rispetto allo scorso anno i prezzi sono scesi del 6% nell’area dell’Asia-Pacifico, ma sono saliti in altre zone: del 4% in Nord America, del 2% in Europa ed America Latina e dell’1% nei Paesi Caraibici. Secondo lo studio, le rivolte scoppiate in Nord Africa e Medio Oriente hanno causato sostanziali riduzioni nei prezzi degli hotel; l’interesse dei viaggiatori si è spostato da queste zone verso le destinazioni dell’Europa del Sud, che hanno registrato il ritorno di molti turisti. L’aumento della domanda ha spinto verso l’alto i prezzi in alcune destinazioni marittime spagnole, che hanno contributo ad accrescere il livello dei prezzi in Europa del 2% nella prima metà del 2010. I prezzi medi delle camere d’hotel nell’area Asia Pacifico sono scesi del 6% nella prima metà del 2011. Il terremoto in Giappone, lo tsunami e l’emergenza nucleare di Fukushima hanno portato ad un crollo della domanda nel Paese e ad un effetto a catena dovuto alla limitazione dei viaggi dei giapponesi, che hanno preferito rimanere più vicini a casa. David Roche, presidente di Hotels.com, ha commentato: “Quest’anno, per la prima volta, drammatici eventi politici e naturali come la Primavera Araba ed il terremoto in Giappone hanno causato grande instabilità nei prezzi. In generale il settore in questa prima parte dell’anno ha goduto di buona salute”.