Sul turismo umbro, oltre a quello della crisi, pesa anche il fardello di irregolari ed abusivi. Lo denuncia la Fiavet Umbria, l’associazione delle agenzie di viaggi aderente a Confcommercio. Il quadro che emerge dalla relazione sullo stato di applicazione della legge regionale sul turismo n. 18 del 2006, nella parte relativa agli esiti delle attività di vigilanza e controllo svolte dai Comuni sulle strutture ricettive, le agenzie di viaggi e le professioni turistiche, è esemplare, sottolinea Fiavet, dimostrando che la competenza dei controlli in capo ai Comuni non funziona. Alla richiesta degli esiti delle attività di controllo inviata dalla Regione a 92 Comuni, hanno risposto in 67, poco più del 70%. Di questi, dodici hanno ammesso di non avere svolto alcuna attività di vigilanza, quattro hanno dichiarato di aver effettuato controlli senza specificare il tipo ma con esito regolare e 51, poco più della metà, hanno specificato sia i tipi di controllo effettuato che l’esito. Per Fiavet Umbria è la prova che i Comuni non sanno svolgere la funzione di controllo attribuita loro per le ragioni più diverse.