In merito al recente pronunciamento del Tar del Veneto sul passaggio delle grandi navi da crociera in bacino di San Marco, a Venezia, la Federazione degli agenti marittimi Federagenti sottolinea come “la sentenza ribadisca almeno due concetti fondamentali: da un lato, la necessità di trovare una via d’ accesso alternativa prima di applicare limiti che possano mettere a repentaglio un’ economia fondamentale per la città; dall’altro, l’ingiustificata introduzione di limiti dimensionali che non rispondono a logiche concrete né di valutazione né di motivazione”. Nell’esprimere la propria soddisfazione, Federagenti però lancia, offrendo la massima disponibilità a collaborare, anche un “appello al Governo affinché garantisca da subito un quadro trasparente di riferimento e consenta al porto di Venezia di presentarsi a marzo, al Seatrade di Miami, principale vetrina del mercato crocieristico mondiale, con un quadro di regole e certezze in grado di garantire la più che possibile ‘convivenza’ fra la difesa della filiera economica delle crociere e le esigenze di tutela ambientale di Venezia e della sua Laguna”. “Riteniamo – conclude il presidente, Michele Pappalardo – che esista un equilibrio possibile tra economia crocieristica e tutela di Venezia: la Marittima deve restare il cardine del sistema per garantire con la massima sicurezza la funzione di home port e quindi di turismo a basso impatto sulla città, deve essere velocemente garantita una via d’ acqua alternativa che rispetti e tuteli la laguna (il Contorta è la soluzione possibile) e devono essere identificati parametri tecnici tali da garantire la massima sostenibilità e sicurezza e il minimo impatto ambientale”.