Dubai diversifica puntando sull’intrattenimento in grande stile. Come riferisce Ansamed, tre grandi parchi divertimento, parte di un più ambizioso progetto da due miliardi di euro che ne vede cinque collegati, apriranno nel 2016 a Jebel Ali, a pochi chilometri dal sito scelto per ospitare l’Expo 2020. Il primo dei parchi è dedicato al mondo di Bollywood, la colossale industria del cinema in India, Paese dirimpettaio degli Emirati Araboi uniti (Eau) con un’importante influenza sull’economia, sui gusti e sulla cultura emiratina. Il parco, sottolinea Meeras, la holding privata dello sceicco di Dubai Mohammad bin Rashid Al-Maktum che curerà la realizzazione del mega progetto, è il primo al mondo dedicato al cinema del sub continente indiano. Sarà invece il primo in Medio Oriente per LegoLand, spazio divertimento pensato per i turisti più giovani e che vanta già altri sei parchi nel mondo. Motiongate Dubai è il terzo parco della prima fase. Dedicato a Hollywood, è stato pensato sulla falsariga degli Universal Studios in Orlando, in Florida, per regalare ai visitatori l’esperienza di vivere dentro i film. Il concetto dell’intrattenimento su larga scala come polo d’attrazione turistica non è inedito per Dubai, che già nel 2003 aveva annunciato il mega-polo di Dubailand. Il progetto si era però arenato sia per la crisi finanziaria del 2007, sia perché il flusso turistico di poco oltre 5 milioni all’anno non ne sosteneva ancora le ambizioni. Ad oggi i turisti che arrivano nell’emirato sono oltre 11 milioni e le proiezioni parlano di cifre raddoppiate per il 2020, anno dell’Esposizione universale a Dubai. Non è forse un caso che il sito per la costruzione del nuovo polo d’intrattenimento sia stato spostato dall’interno, dove doveva sorgere Dubailand, a Jebel Ali, la stessa area dove è stato costruito il Maktum international Airport (che una volta in funzione a pieno regime sarà il più grande al mondo) e la stessa dove sarà ospitato l’Expo. Parte integrante del polo saranno inoltre alberghi pensati per le famiglie ed aree dedicate allo shopping con caffè e ristoranti. Il Pil degli Emirati Arabi Uniti, previsto in crescita quest’anno del 4,6%, comprende un incremento del settore non petrolifero del 5,9%.