Continua l'onda lunga del Salento, previsti numeri da record anche per il 2011

Continua l’onda lunga del Salento che anche quest’anno resta tra le mete turistiche nazionali più gettonate. Anche perché, come assicura il commissario dell’Azienda provinciale del turismo Stefania Mandurino, offre una varietà di soluzioni e nonostante qualche incremento di prezzi rimane un luogo di vacanza economico rispetto ad altri territori. I primi dati registrati dal progetto ‘Monitor’, messo in piedi da qualche anno dall’Apt per capire le tendenze stagionali, segnalano un andamento favorevole. Nei primi sei mesi dell’anno c’è stato un incremento del 5% di arrivi e presenze. “In genere questi dati, rilevati nei ponti e nelle festività di primavera, negli anni scorsi sono stati superati di gran lunga da quelli di consuntivo di fine anno. Ovviamente non siamo un istituto di statistica – precisa – ma per l’estate c’è ottimismo anche perché abbiamo constatato, partecipando alle fiere in giro per l’Italia e dai dati di vari osservatori come Confindustria e Federalberghi, che c’è grande attenzione per la Puglia, per il Salento e per la nostra provincia”. Dati che sembrano confermati dalla recente indagine del motore di ricerca specializzato Trivago.it secondo il quale “la Puglia si appresta a celebrare un’altra estate con numeri da record, consolidando la crescita degli anni scorsi”. Sulla rete si registrano “aumenti fino al 45% delle ricerche di hotel verso il Tacco d’Italia”. E tra le località più cliccate su Internet, rileva l’indagine, ci sono due città del leccese: Gallipoli (+7%) ed Otranto (+11%), insieme a Vieste (+5%) nel foggiano, tutte località turistiche e spiagge rinomate. “È importante questa indagine di Trivago che riguarda i clic sul web, come quelle simili di altri siti – sottolinea Mandurino – perché testimoniano come la Puglia sembra essere la regione maggiormente di moda per chi naviga ed attestano l’interesse di un pubblico giovanile che sta prenotando via Internet”. Mare, campagna, cultura, divertimento: questo il mix consolidato di un settore che sembra resistere alla crisi. È il National Geographic, in un reportage di 18 pagine (edizione di luglio, appena uscita in edicola) dedicato ai punti Finis Terrae italiani, a cogliere la profondità della dimensione turistico-culturale della Puglia e del Salento in particolare. Ed è l’assessore regionale al Turismo, Cultura e Mediterraneo Silvia Godelli, a spiegare la valenza simbolica insita nel concetto di finis terrae: “È una definizione letteraria carica di suggestione – ha commentato – che non indica un concetto limitativo, anzi. Il Salento, e la Puglia tutta, è un luogo di collegamento, di transiti da e verso l’Oriente, nostro dirimpettaio, dove culture differenti si sono sedimentate attraverso il dialogo e la curiosità verso l’altro”. Ne emerge il profilo di una regione che ha riscoperto la musica popolare, la cultura dei luoghi, le tradizioni che ne hanno rafforzato l’identità. “Il reportage – ha detto Godelli – racconta il territorio pugliese nella sua molteplicità, registra un fermento culturale che va in mille direzioni e che oggi, come del resto ormai da un lustro, lo rende meta turistica privilegiata. Il turista che sceglie la Puglia per il suo mare luminoso e trasparente, o che corre anche in inverno verso la nostra terra, è sempre più attento alla vivacità dell’offerta culturale ed enogastronomica, alla suggestione dei borghi storici, all’archeologia disseminata ovunque, alle meraviglie medievali delle cattedrali e dei castelli, allo stupore del barocco – ha aggiunto – Siamo l’unica regione italiana in crescita costante come flussi turistici dall’Italia e dall’estero, un risultato gemmato dalla nostra attitudine a valorizzare i talenti, ad anticipare i cambiamenti e ad emulare chi ha fatto della cultura e del turismo motori di crescita, occupazione e sviluppo”, ha continuato. Peraltro, se le previsioni sul 2011 dovessero essere confermate, per la provincia di Lecce saremmo di fronte a un’onda lunga che dura da alcuni anni: già nel 2010 c’è stato un incremento del 12% rispetto al 2009, quando se ne era registrato un altro del 9% rispetto al 2008 seguito ad un altro del 12% nei confronti del 2007. Le località turistiche della provincia sono meta privilegiata di italiani, baresi in particolare, ma anche la percentuale di stranieri, circa l’11% delle presenze complessive, è in crescita.