CIN contro Moby, cda per querela Onorato “ci diffama”

Gianni OnoratoIl cda di CIN ha deliberato di dare mandato ai legali di tutelare gli interessi della compagnia di navigazione contro “dichiarazioni diffamatorie e pregiudizievoli” rilasciate dall’armatore della concorrente Moby Lines, Vincenzo Onorato, nelle sue ultime interviste alla stampa. Lo comunica Luigi Negri, consigliere Cin e amministratore delegato di Gip-Gruppo investimenti portuali, il quale, tra l’altro, smentisce che il piano industriale approvato dal cda di CIN prima dell’acquisizione prevedesse sinergie con Moby. Non è possibile, inoltre, confrontare i costi di manutenzione della flotta Tirrenia, grande quasi il doppio di quella Moby-Toremar, con quella della compagnia di Onorato, come fa ha fatto l’armatore. Negri confuta altri dati portati da Onorato e sottolinea, tra l’altro che le navi Tirrenia effettuano più ore di moto navigando tutto l’anno, mentre la maggioranza delle navi Moby lavora solo d’estate. Quanto ai costi legali, il membro del cda di CIN smentisce che dalla sua costituzione CIN abbia speso 4 milioni di euro per costi legali, che ammontano, invece, a “meno di tre milioni, dei quali quasi due relativi alle spese di acquisizione del ramo d’azienda Tirrenia”. “Il restante importo – obietta Negri – sino alla data odierna riguarda le spese ordinarie legali necessarie per il contenzioso esistenza, assistenza Antitrust e aiuti di Stato, assistenza di diritto del lavoro e della navigazione. CIN – precisa Negri – ha migliorato da subito la qualità della flotta e dei servizi, mantenendo grande attenzione ai costi di gestione e mettendo in atto numerose azioni dirette a generare risparmi rispetto alla gestione precedente”. Quanto ai risultati economici di CIN nel primo quadrimestre del 2014, “sono migliori di quelli dello scorso anno e addirittura migliori di quelli previsti dal budget del 2014”.