Centinaio parla da ministro: “Lotta spietata ad ogni forma di abusivismo”

Gian Marco Centinaio
Gian Marco Centinaio, ministro per le politiche agricole ed il turismo

L’idea di accorpare il turismo alle politiche agricole è venuta insieme a Salvini e ora l’obiettivo è quello di recuperare il margine di potenziale ancora inespresso per raggiungere il 20% del Pil. E lo farà con la lotta all’abusivismo, da quello delle strutture ricettive proposte anche dalle Olta a quello delle guide turistiche fino alla verifica di standard e classificazione degli hotel.

Parla già da ministro Gian Marco Centinaio, titolare del Ministero per le Politiche Agricole, pronto ad accogliere anche la delega per il turismo. Un settore non nuovo per lui che nel 2006 era manager Club Med. Una sorta di rivincita per chi, appunto, da addetto ai lavori già all’epoca ascoltava le “lamentele antiche dai più anziani” e perché “non si può buttare un patrimonio così importante del Paese”.

Il ministro del Carroccio spiega i suoi piani in un’intervista al Corriere della sera e rivendica la scelta di unire le deleghe dei due ministeri, una pensata sua e del vicepremier Matteo Salvini perché “l’agricoltura è una delle grandi eccellenze del nostro Paese” e anche perché “al Mibact nessuno si è mai filato le organizzazioni del turismo. Vengo dal settore, le conosco tutte. Le organizzazioni del turismo in questi anni hanno provato a fare un mucchio di proposte, si sono messe a disposizione di chi governava. Sempre inascoltate”.

Il ministro assicura di essersi già messo al lavoro per recuperare un patrimonio sprecato. “Lo dicono i numeri. Oggi il settore del turismo incide per il 12% sul Pil, ma ha un potenziale del 20%”. Per colmare il gap, annuncia una lotta spietata a ogni forma di abusivismo: “Per prima cosa – ha dichiarato al quotidiano milanese – intendo fare accordi con le Olta per far sì che accettino soltanto pacchetti certificati. Le agenzie di viaggio online come Booking oggi accettano tutto e non controllano se, ad esempio, i bed and breakfast che pubblicizzano sul loro sito sono invece privati che si improvvisano e vendono ai turisti le stanze di casa loro”

Nel mirino anche gli alberghi per la quale Centinaio intende procedere ad  una riclassificazione delle stelle che molto spesso “non corrispondono allo standard effettivo. Non va bene. Non è certo un buon biglietto da visita per i nostri stranieri”. In sostanza, chi ha preso 4 stelle trent’anni fa e nel frattempo non hai fatto nulla nel tuo albergo, “propone oggi uno standard dimezzato, ma vanta ancora 4 stelle. Non può più continuare così”. Interventi e multe salate in vista anche per un settore strapieno di abusivi come quello delle guide turistiche: “Per esercitare devono avere il patentino. Ma nessuno glielo chiede. Questo far west del turismo deve finire”.