A due giorni dall’assemblea dell’Alitalia che dovrà varare un aumento di capitale da oltre 200 milioni per finalizzare l’alleanza con Etihad, Poste Italiane ribadisce le sue condizioni per partecipare all’investimento, ma con un elemento nuovo. L’amministratore delegato di Poste Francesco Caio, artefice di questa nuova impostazione nei confronti di Alitalia che, a quanto trapela, sta creando diversi problemi all’interno dell’azionariato della compagnia aerea, soprattutto tra i soci bancari, ha infatti ricevuto ieri il sostegno dell’intero cda che, si legge in una nota, “ha esaminato l’impostazione data da Poste Italiane alla partecipazione all’operazione Alitalia-Etihad condividendone la logica industriale e di mercato”. Il cda di Poste condivide quindi la necessità espressa da Caio che ulteriori investimenti in Alitalia avvengano in un’ottica di mercato. Ciò vorrebbe quindi dire che Poste sarebbe pronta ad investire solo nella nuova Alitalia, dove ci sono prospettive di un ritorno finanziario, lasciando in sospeso la questione dell’equity commitment, ovvero la dotazione all’attuale Alitalia Cai di risorse sufficienti ad affrontare eventuali pendenze legali derivanti appunto dall’aumento di capitale che dovrebbe approvare l’assemblea dei soci di dopodomani 25 luglio.