Si allarga in Basilicata la platea dei Comuni favorevoli all’inserimento della tassa di soggiorno sulle presenze turistiche. I Comuni della fascia jonica stanno già compilando un regolamento comune per l’introduzione del 2012. Anche Matera, città turistica per eccellenza della Basilicata e città Unesco, inizia a pensarci. È emerso in una riunione dei partiti di maggioranza che sostengono il sindaco Salvatore Adduce (Pd). In un documento programmatico sono state definite le linee di azione per far fronte ai tagli dei trasferimenti statali. “Abbiamo calcolato – sottolinea Adduce – che con la manovra 2010 del Governo nazionale nel bilancio comunale per il 2012 saremo costretti ad un taglio di oltre 5 milioni di euro. A questo pesantissimo taglio di trasferimenti dovremo sicuramente aggiungere i tagli, ancora più pesanti, della recente manovra anticrisi del Governo nazionale che provocherà un disastro finanziario in tutti i Comuni, anche quelli più virtuosi. Dovremo, pertanto, già da oggi prepararci ad una manovra molto delicata per tentare di tenere insieme equilibrio di bilancio e qualità dei servizi, nel mentre siamo impegnati nella candidatura della città a capitale europea della cultura 2019”. Per il bilancio del Comune di Matera, in vista del bilancio di previsione per il 2012 l’Amministrazione valuterà “l’eventuale applicazione della tassa di soggiorno così come sta avvenendo per molti altri Comuni, piccoli e grandi”. Inoltre dovrà “decidere se accelerare il passaggio dalla Tarsu alla Tia (vale a dire la trasformazione della tassa in tariffa) per coprire l’intero costo di gestione dei rifiuti. Tutto ciò – si legge nel documento del Sindaco approvato dalla maggioranza – a prescindere dall’esito del decreto del governo che anticipa al 2012 l’introduzione dell’Imu”.