Federterme al Governo: servono provvedimenti strutturali

Tra le località turistiche fortemente penalizzate dagli effetti del coronavirus ci sono anche le terme.

“Abbiamo bisogno di tutelare le nostre imprese che rischiano di sprofondare in una grande crisi a causa dell’epidemia. Vogliamo tenere il faro acceso su questo settore e al Governo, in diverse occasioni, è stata chiesta attenzione verso una filiera che, essendo trasversale e fortemente legata ai t, traina una bella fetta di economia italiana”, spiega Massimo Caputi, presidente di Federterme.

“Finalmente – continua Caputi – abbiamo avuto una piccola ma incoraggiante risposta con l’approvazione di un odg in commissione bilancio presentato dal Sen. De Poli che impegna il Governo a prevedere immediate misure di sostegno alle imprese del settore termale, mediante l’erogazione, da parte delle aziende sanitarie locali, del 50% del fatturato registrato l’anno scorso per le cure termali in regime di accreditamento e, allo stesso tempo, attraverso la restituzione in forma di credito d’imposta l’IVA assolta sugli acquisti da parte degli stabilimenti termali. Sono azioni puntuali, ma dimostrano la sensibilità verso un settore fortemente radicato nel Paese. Inoltre, il termalismo potrà essere anche un utilissimo supporto per la riabilitazione polmonare post Coronavirus: su questo un Team di scienziati sta già lavorando”.

 “Sono misure positive che indicano che le nostre richieste sono adeguate. Il settore deve essere sostenuto e necessita di interventi specifici perché quando finirà questa emergenza dobbiamo essere in grado di poter rilanciare i territori e tornare velocemente in pista”, conclude Marco Maggia, vicepresidente della Federazione.