Date certe per la ripartenza. E’ quanto chiede il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca che intervenendo ad un convegno ha spiegato che a giudizio degli imprenditori ricettivi, ci sono le condizioni per riaprire.
“La soluzione ora non sono i ristori ma riaprire le attività economiche in sicurezza – ha sostenuto Bocca – A nostro giudizio le condizioni ci sono, e gli altri Paesi già si stanno organizzando”.
Quelli che gli operatori chiedono, ha spiegato il leader Federalberghi, è di date certe e programmazione: “Che sia 2 giugno, 15 maggio o 15 giugno, abbiamo bisogno di certezza e chiarezza. E questo chiediamo al Governo”.
“Il Covid – ha continuato – ha dimostrato però che se il turismo crolla va male tutta l’economia: se non vengono i turisti, infatti, non lavorano gli hotel ma anche i ristoranti, i bar, i taxi, i trasporti”.
Chiosa finale con considerazione sull’attenzione ricevuta dal mondo del turismo nel periodo covid, e non solo: “Gli imprenditori del turismo sono sempre stati trattati con una certa sufficienza per due motivi: Il primo parte dall’idea che l’Italia è un bellissimo Paese e comunque i turisti verranno sempre in Italia e si è sempre detto che anche se un anno va male non ci si deve preoccupare perché si recupererà, quindi se anche oggi soffrite ci fate meno pena. E poi il secondo è che l’Italia è un Paese in cui le imprese vengono viste con un certo “odio sociale”.