CLIA: le compagnie di crociera per tutela Venezia chiedono rotta alternativa dal 2012

Le compagnie crocieristiche, attraverso l’associazione internazionale che le rappresenta (CLIA), sono determinate a lavorare per preservare il futuro di Venezia. Credono che sia possibile conciliare l’unicità di Venezia con il turismo crocieristico, che contribuisce per 150 milioni di euro ogni anno all’economia della città, che è programmato e organizzato con anticipo e che genera migliaia di posti di lavoro. Proprio per questo, fin dal 2012 le compagnie sono tra le prime a chiedere una rotta alternativa per spostare le grandi navi dalla Giudecca e hanno per questo realizzato studi e simulazioni, collaborando sempre con le istituzioni locali e nazionali.

Le compagnie ritengono che quanto individuato dal Comitatone nel 2017, oltre a essere l’unica proposta finora ufficiale, sia anche la migliore scelta possibile. In particolare, chiedono a tutte le parti coinvolte nella questione veneziana la massima rapidità nel far partire i lavori per il dragaggio del canale Vittorio Emanuele, così da tracciare la nuova rotta per le navi più grandi.

“L’industria crocieristica ha lavorato diligentemente con istituzioni locali e nazionali e locali affinché le navi più grandi potessero arrivare alla Stazione Marittima di Venezia senza passare per il canale della Giudecca”, spiega Adam Goldstein, chairman di Clia.

“Siamo d’accordo – continua Goldstein – con le soluzioni adottate dal Comitatone nel 2017 e anche con l’utilizzo del canale Vittorio Emanuele come il modo migliore e più prudente per spostare le grandi navi dal canale della Giudecca. Le compagnie crocieristiche auspicano e supportano l’adozione urgente di questa soluzione”.