Centroamerica, cresce il turismo speleologico

La speleologia da sempre affascina gli appassionati di grotte, coloro che amano avventurarsi all’interno di cavità e di grotte di dimensione diversa, alcune delle quali rappresentano un valore archeologico ma anche antropologico e paleontologico. In Italia si conta ci siano tra i tesserati del SSI e quelli del CAI, circa 8.500 speleologi. Il turismo speleologico è sicuramente una nuova risorsa per chi opera nel settore, adatto a chi desidera scoprire luoghi insoliti e inconsueti, a diretto contatto con la natura e con un pizzico di avventura.

Il Centroamerica offre, a chi ama questo genere di turismo, tantissime opportunità di turismo speleologico, che spesso combina diverse attività perché per raggiungere le grotte della propria destinazione, bisogna talvolta fare percorsi di trekking o di arrampicata. Ma ci sono anche delle cavità alla portata di tutti, più semplici da raggiungere e da esplorare, e altrettanto suggestive e ricche di stalattiti e stalagmiti.

Grazie all’ampia varietà di grotte e caverne esistenti, il Centroamerica offre al viaggiatore l’opportunità di scegliere tra diverse località: una selezione che può essere fatta, ad esempio, sulla base della difficoltà, della profondità o, ancora, delle attività da svolgere all’interno. Di seguito, ecco alcune delle grotte più interessanti per il turismo speleologico nella regione.

Grotte Venado, Costa Rica. Formate milioni di anni fa, queste caverne si trovavano sotto il livello del mare, fino a quando il movimento delle placche tettoniche non le sollevò in superficie. Situate nel Nord del Costa Rica, vicino al Parco Nazionale del vulcano Arenal, sono composte da diversi passaggi e stanze dove probabilmente vivevano gli uomini primitivi. Chi decide di avventurarvisi deve essere preparato a piccoli passaggi stretti e angusti en in alcuni casin anche a strisciare per raggiungere gli angoli più curiosi.

Grotte di Talgua, Honduras. Per via del modo in cui la luce si riflette nelle pareti di calcite, queste grotte sono anche conosciute come “Le caverne dei teschi luminosi”; non a caso, è anche una delle poche grotte funerarie del Centroamerica. Situate nella valle di Olancho, nel comune di Catacamas in Honduras, sono conservate in perfette condizioni, elemento che ha concesso ai ricercatori e agli archeologi numerosi indizi sulle abitudini e tradizioni dei loro abitanti, che vivevano qui migliaia di anni fa.

Bayano Caves, Panama. Il percorso delle grotte di Bayano offre un’esperienza avventurosa sotto molti aspetti. Essendo vicino al lago Bayano nello stato del Panamá, i visitatori hanno la possibilità di combinare escursioni e arrampicate con attività come la canoa o l’attraversamento del lago in barca. Il percorso inizierà con una navigazione sul lago, osservando paesaggi e tante specie animali, tra cui primati come le scimmie cappuccine e diversi uccelli tropicali. Un fiume sotterraneo conduce all’entrata della caverna, dove si trovano numerose cavità. Durante il percorso il visitatore deve nuotare, attraversare ruscelli e camminare sotto le cascate per raggiungere la fine della grotta, dove si trovano degli invitanti stagni di acqua fresca e trasparente dove immergersi in un meritato relax.

Blue Hole, Belize. Il Belize è uno dei paesi centroamericani che offre una straordinaria esperienza di immersioni in grotta. Nel Blue Hole, il più grande buco marino naturale del mondo, che misura 300 metri di larghezza e 120 metri di profondità, i subacquei potranno osservare piccoli squali pinna nera e squali caraibici, oltre a stalattiti e formazioni rocciose. Un’esperienza unica per chi è esperto in immersione e una meta obbligata per tutti gli appassionati sub del mondo.

Grotte di Pomier, Repubblica Dominicana. Queste grotte sono davvero uniche e speciali, perché al loro interno si può osservare una vera e propria collezione di arte rupestre. Sono circa 50, inclusa la stanza di Cohoba, dedicata ai riti spirituali, e dove è possibile ammirare disegni che rivelano le usanze e l’abbigliamento dell’epoca. Nella grotta di Boinayel, i Taínos, gli antichi abitanti della Repubblica Dominicana, adoravano il Dio della pioggia, di cui la grotta porta il nome.

Grotte di Rey Marcos, Guatemala. Nonostante siano state scoperte appena 20 anni fa, queste grotte sono diventate una delle principali attrazioni turistiche della regione e non soltanto, perché c’è la tradizione per tutti coloro che le visitano, di esprimere un desiderio mentre le attraversano. Gli antichi maya consideravano le grotte come delle porte di accesso per l’inframundo, ovvero l’aldilà. Un fiume sotterraneo scorre attraverso la grotta formando una serie di laghetti naturali, in una zona che si chiama Balneari Cecilinda, dove è possibile provare anche il temazcal, un bagno di vapore che risale all’epoca maya.