La seconda edizione degli Stati Generali del Turismo LGBTQ avrà luogo il 16 maggio 2024 a Bruxelles dalle 9 alle 13 presso il BIP Meeting Center (2, Rue Royale, Bruxelles). Gli Stati Generali del Turismo LGBTQ+ sono aperti al pubblico e organizzati da ELTA (European LGBTQ+ Travel Alliance), sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, in collaborazione con Visit Brussels in partnership con IGLTA Foundation e con il sostegno di Accor Hotels, easyJet, Sonders and Beach, McArthur Glen Serravalle Designer Outlet, RailEurope.
Dopo la prima edizione in Italia, a Milano, gli Stati Generali rinnovano l’impegno che ogni anno prende vita in un diverso Paese europeo. L’obiettivo è dare voce ai più grandi attori dell’industria del turismo e ai singoli Paesi sui temi del viaggio inclusivo, e al contempo illustrare i nuovi trend e le possibilità di sviluppo sostenibile a livello sociale ed economico.
La prima edizione ha visto più di 200 partecipanti da 15 Paesi europei costituendo un laboratorio aperto. La formula si rinnova a Bruxelles mettendo a confronto imprese, destinazioni turistiche e Istituzioni, diventando anche un’occasione per la presentazione di studi di settore sul turismo LGBTQ+ in Europa, per la narrazione di case history di successo di alcuni dei gruppi turistici che hanno sperimentato progetti inclusivi, per attività di networking internazionali. L’evento include un Think Thank e tre tavole rotonde con importanti stakeholder europei .
A salutare i delegati Alessio Virgili, presidente di ELTA, Thomas Segretain, policy officer dell’European Commission (Tourism Unit-DG GROW), Frederick Boutry, Diversity, nightlife and sport market advisor di Visit Bruxelles, Matteo Finotto, pr e public affairs senior manager Southern Europe di easyJet nel board di ELTA.
“In Europa – afferma Alessio Virgili, presidente di ELTA – il 9,6% della popolazione appartiene alla community LGBTQ+ secondo i dati IPSOS 2023, e abbiamo registrato 67 milioni di arrivi turistici LGBTQ+, per un valore economico di 55 miliardi di euro, con una crescita del segmento del 27,9%”. “Va inoltre considerato che 2 milioni di occupati nel turismo in Europa appartengono alla community LGBTQ+ – prosegue Virgili – e gli Stati Generali potrebbero essere una grande occasione per stimolare lo sviluppo, all’interno delle aziende, di politiche inclusive che l’Europa stessa ci chiede con la pianificazione DE&I, politiche adottabili attraverso una formazione dedicata e certificazioni autorevoli, riconoscibili a livello internazionale, come è il protocollo Queer Vadis, perché la differenza tra coloro che agiscono per la concreta attrazione e inclusione di questo segmento turistico e coloro che ne fanno sono una bandiera, inizia ad essere evidente”.