Le prenotazioni dei viaggi organizzati verso l’Italia per l’estate 2018 sono in aumento anno su anno per Il 74% dei tour operator, stabili per il 20%, in calo per il 6%.
I dati emergono dal Monitoraggio sul turismo organizzato di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo che, avvalendosi della propria rete estera, ha condotto una survey su un campione di 137 T.O. – 88 europei e 49 d’oltreoceano – presenti in 22 mercati stranieri, relativamente ai periodi Estate 2018 e autunno.
“Dal monitoraggio svolto da ENIT grazie alla propria rete di sedi all’estero – ha dichiarato Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo di ENIT – nell’estate 2018 si prospetta un altro segno più negli arrivi dei visitatori europei ed extra-europei nel nostro Paese. Si tratta di un dinamismo riscontrato a livello globale, che vede l’Italia occupare una parte da protagonista. Gli incrementi dei flussi turistici verso il Belpaese sono, fra l’altro, misurabili non solo nei mercati emergenti, ma anche in Paesi come USA, Francia e Germania, i principali bacini d’origine dell’incoming italiano. Ciò risulta tanto più importante in relazione al peso specifico che caratterizza questi Paesi in termini di valori assoluti generati, e non solo con riferimento alle rispettive percentuali di crescita. Siamo davanti – ha sottolineato Bastianelli – a una domanda turistica in permanente evoluzione e connotata da tratti altamente personalizzati. Le formule dei viaggi vanno moltiplicandosi in vista di soluzioni sempre più in linea con le esigenze del singolo consumatore. Al turismo di massa, si stanno affiancando formule di viaggio “slow”, che identificano nell’italian way of life e nella sostenibilità il primo requirement della vacanza sul nostro territorio. In linea con questa tendenza – ha aggiunto il direttore esecutivo di ENIT – si va sempre più affermando il turismo enogastronomico, che attraverso la valorizzazione dei cibi raggiunge il più ampio orizzonte dei profili culturali e dei vissuti dei territori che ospitano i flussi turistici. Tale sviluppo dell’industria turistica nel nostro Paese costituisce per gli operatori un momento di sfida. Da una parte, infatti, occorre un impegno costante nell’aggiornamento delle linee strategiche che guidano l’approccio alla domanda turistica. Dall’altra – ha concluso Bastianelli – si rende necessario rendere strutturale lo sviluppo della domanda di turismo italiano, consolidando l’attività di promozione del territorio nazionale”.
Le due macro aree del mercato (Europa – Oltreoceano) hanno risposto in modo coerente, anche se la crescita è leggermente superiore per gli operatori d’oltreoceano rispetto a quelli europei. In particolare, le vendite “in aumento” riguardano il 73,1% dei tour operator europei e il 76,5% di quelli d’oltreoceano. Le prenotazioni “stabili” sono indicate principalmente dai mercati extra Europa (23,5% vs 17,3% di quelli europei). La quota dei tour operator in Europa che dichiara vendite “in calo” è del 9,7%, mentre nessun operatore al di fuori dell’Europa indica una diminuzione.
La quasi totalità degli operatori intervistati rileva un aumento del turismo enogastronomico nell’estate 2018 rispetto al medesimo periodo del 2017: il 90% dei Paesi esteri ha rilevato un andamento in salita del prodotto. Le tendenze di crescita sono del 10% per i Paesi europei e del 20% per i Paesi oltreoceano. Nel dettaglio, gli incrementi maggiori si sono riscontrati per: Svizzera (+40% sull’estate 2017), Paesi Bassi (dal 10 al 30%), Brasile (+32%), USA e Canada (+10%). Per circa il 60% dei Paesi di origine l’enogastronomia non è considerata una nicchia ma una delle principali tipologie di prodotto di cui si compongono i pacchetti turistici con destinazione Italia (es. Germania, Spagna, Russia, Canada e Brasile). Il turismo enogastronomico riguarda più o meno tutte le Regioni italiane, in particolare le principali indicate dai TO contattati sono: Toscana (soprattutto Chianti e Firenze), Piemonte (Langhe, Baveno), Sicilia, Emilia Romagna Veneto, Umbria e Puglia. I pacchetti turistici che sono dedicati all’enogastronomia hanno una durata media di 6 gg.
Cresce dell’1% il numero degli arrivi negli aeroporti italiani diretti verso il Belpaese per l’estate 2018. Se si considera il solo mese d’agosto l’incremento sale al + 4% con un picco del +7% nella settimana del 15 agosto. Analizzando il numero di arrivi per Paese d’origine, si rileva che le prenotazioni dagli Stati Uniti crescono di quasi il 20% (+19,7%) rispetto allo stesso periodo del 2017. Bene anche Spagna, come mercato europeo (+2,7%) e Cina (+3,9). Il dato risulta tanto più importante tenendo conto che gli USA coprono il 27,2% degli arrivi. New York, Londra e Madrid sono i principali aeroporti d’origine: da soli coprono il 14% del mercato. New York e Madrid aumentano rispettivamente del 16% e del 20%. Sono gli aeroporti americani a rilevare le più alte percentuali di crescita: San Francisco +29,4%, Washington (+25,6%) e Miami (+18,5%). Trend positivo rispetto all’estate 2017 per i primi 3 aeroporti italiani di destinazione, vale a dire Roma Fiumicino (+3%) Milano Malpensa (+3%) e Venezia (+5,3%). Incrementi a doppia cifra per gli aeroporti di Bari (+26,3%), Cagliari (+25,2%) e Genova (+19,9%).