Cicloturismo: indotto e nuovi posti di lavoro

giornaledelturismo_cicloturismo-twissenÈ uno dei trend più gettonati del momento: il cicloturismo. «Negli ultimi anni gli investimenti si sono concentrati sulle infrastrutture da costruire ed è ora il momento di lavorare perché quanto realizzato generi autentico valore per il mercato e per l’economia del territorio», spiegano Francesco Redi e Debora Oliosi, fondatori di Twissen.

Se ne è parlato in occasione della prima “Twissen Room” che si è tenuta al Bhr Hotel di Quinto di Treviso.

«Quello del cicloturismo è un settore da tenere decisamente in considerazione – dicono i Redi e Oliosi – . Non a caso abbiamo voluto che a questa TwissenRoom non mancasse Matilde Atorino di Bikenbike, che è il primo social marketplace interamente dedicato al cicloturismo. In pratica, un “luogo” che mette in connessione chi cerca un’esperienza in bici con chi la organizza».

Attraverso lo studio del settore e grazie all’esperienza sul campo, Twissen ha osservato che il rapporto fra costi e benefici per gli investimenti in infrastrutture ciclabili è molto vantaggioso, sia in termini di creazione di nuovi posti di lavoro sia in termini di indotto economico che è capace di generare nel territorio. In Europa, per esempio, si parla di cifre che oscillano fra i cento e i trecentomila euro all’anno per ogni chilometro di ciclovia che è stata realizzata.

«La cosiddetta “bike economy” in Europa ha un valore di 200 miliardi di euro all’anno e il solo cicloturismo muove circa 44 miliardi all’anno* – dicono ancora i due fondatori Redi e Oliosi – . In Italia, secondo le stime dell’Enit, questo stesso mercato potrebbe arrivare a generare fino a 3,2 miliardi di euro ogni anno. Di più: il cicloturismo non si limita ad un’unica stagione (può coprire il 70% di un anno solare, ndr.) ed è questo un ulteriore incentivo per cui credere ed investire in questo segmento decisamente in crescita».