Meno estero e più Italia nell’estate 2011 secondo l’indagine Trademark Italia

Il sondaggio di Ipsos Observer per Trademark Italia coglie gli italiani più decisi che mai a fare scelte turistiche consapevoli, a fissare i luoghi di vacanza, a informarsi sulle disponibilità. Gli italiani riducono il loro interesse per le capitali europee, per il Mediterraneo ed il nord Africa. Ridotta la quota di esterofili, quelli che hanno già deciso puntano su Spagna, Grecia e Stati Uniti. Le destinazioni extra-europee raccolgono un +3% di consensi dal mercato italiano, mentre le capitali europee scivolano al -6% rispetto al 2010. Le località del Mediterraneo perdono il 15% del traffico italiano. Pochi italiani hanno indicato le piccole isole (Ponza, Capri e Ischia, arcipelago toscano). Flessione per le piccole (-5%) e grandi città d’arte italiane (-12%). Anno negativo per l’offerta agrituristica e per le affittanze di appartamenti in tutte le coste italiane. Continua il successo dei campeggi, diventati centri vacanze con case mobili che offrono più comfort degli alberghi. La crisi nordafricana ed il piccolo esercito di turisti ora vaganti potrebbero dare, secondo l’indagine, una positiva spinta ai villaggi turistici ed ai grandi resort del sud Italia e delle isole maggiori. In leggero rialzo solo le località balneari della Liguria, del nord est italiano e delle Marche, in leggera flessione quelle più tradizionali della Romagna (-4%). Stessa situazione per Puglia, Versilia e Lazio, che però otterranno “esaltanti performance” in luglio ed agosto. Le coste nazionali sembrano destinate ad ottenere risultati economici migliori di quelli del 2010 nonostante la leggera flessione delle presenze grazie ad aumenti dei prezzi simili o superiori a quelli dello scorso anno. I prezzi sono in aumento, così come il budget disponibile (da 670 a 710 euro a persona). “È un anno difficile per il turismo internazionale – commenta Aureliano Bonini, presidente di Trademark Italia – a causa della qualità dell’ospitalità italiana. C’è urgente bisogno di una vigilanza sulla classificazione a stelle, diventata una trappola per i turisti internazionali. Nel 2011 vince chi rispetta i turisti, non li raggira e non cerca di vendere comfort che non ha”.