“Le agenzie e i network sono i veri e propri eroi perché a partire dalla guerra del Golfo, più o meno ogni due anni, è subentrata una crisi e le agenzie puntualmente hanno tirato su la saracinesca e non hanno mai avuto contributi dai vari governi ma hanno solo versato tributi”. Così il presidente di Primarete Ivano Zilio.
“Questa crisi – continua Zilio – ha colpito soprattutto la filiera del trasporto, della produzione e della distribuzione. Le nostre richieste al governo e al ministro del turismo Franceschini, visto il momento drammatico, erano semplici e di poco peso economico; perché gli eroi (le agenzie) hanno dato molto e si sarebbero accontentati di poco: proroga della cassa integrazione fino a fine anno. Quando si toglierà l’obbligo di licenziamento, la naspi costerebbe molto di più. La seconda richiesta importante è lo sgravio fiscale che metterebbe le basi per una ripresa. Queste misure lo stesso Mibact le ha più volte sbandierate ma di fatto non ancora accompagnate da un provvedimento”.
“Di sollecitazioni al governo ne sono state fatte tantissime, dalle associazioni, dai network dai T.O., dalle dimostrazioni degli agenti di viaggio nelle varie città, ma la risposta a tutto ciò dalle istituzioni è stata indifferente, anche se i soldi per salvare l’Alitalia e le altre compagnie aeree li hanno trovati. Bisogna agire e farlo subito tutto il comparto deve lanciare uno sciopero nazionale, il comparto è saturo. Un unico grido di dolore deve arrivare al governo, il tempo delle promesse è finito – conclude Zilio – e non dimenticate che se volete azzerare un settore che occupa il 13%-15% del PIL nazionale siete sulla strada giusta. Se in futuro il governo vorrà il consenso del comparto turistico nazionale deve dare subito un segnale immediato”.