Storia, cultura, natura, enogastronomia, divertimento: l’Armenia è tutto questo e tanto altro. Sisian Boghossian, direttrice dell’ente del turismo armeno, ha presentato al trade la destinazione, una vera e propria ‘all in one destination’ da scoprire.
Partiamo dai collegamenti con Wizz Air che consentono ai viaggiatori italiani di raggiungere la capitale Yerevan in sole quattro ore. “Yerevan – spiega la direttrice – è una città cosmopolita e moderna che offre una vasta scelta di alloggi per ogni tasca, dai boutique hotel indipendenti alle strutture di catene internazionali, come Marriott, Luxury Collection, Radisson, Doubletree by Hilton, Holiday Inn, Best Western, che negli ultimi anni hanno investito nella repubblica caucasica”.
E poi le novità di prodotto, pensate con un occhio di riguardo alle nuove generazioni. “Tra le nuove proposte – continua Sisian Boghossian – spiccano i glamping nella regione di Lori che permettono di godere della natura incontaminata senza farsi mancare comfort e servizi di alto livello. Ci sono anche le attività outdoor che vanno dall’escursionismo al trekking, dalla mountain bike al kayak, ed esperienze adrenaliniche come lanciarsi con una zipline, fare paragliding con Sky Club e un giro in mongolfiera con SkyBall, magari durante l’International Balloon Festival che si svolgerà a Yerevan dal 14 al 18 ottobre”.
Cultura, storia e cristianità, visto che l’Armenia fu il primo Stato ad adottare il Cristianesimo come religione ufficiale nel 301. Siti archeologici, fortezze, musei e gallerie d’arte testimoniano la cultura del Popolo dell’Ararat, sviluppata lungo il corso di tremila anni di storia. Da Yerevan si possono raggiungere in giornata molti dei luoghi più interessanti da visitare, dai siti Unesco come Etchmiadzin, la Santa Sede della Chiesa Apostolica, i resti di Zvartnots, grandioso edificio di culto del VII secolo, il monastero rupestre di Geghard, il tempio ellenistico di Garni, che sovrasta un impressionante canyon dove si trova la Sinfonia delle Pietre, una enorme formazione naturale di colonne di basalto che assomigliano a gigantesche canne d’organo. Tra i luoghi da non perdere ci sono il monastero di Noravank, meraviglia architettonica del XIII secolo che appare come un miraggio in fondo a una stretta gola rocciosa lunga 6 km, i monasteri medievali di Haghpat e Sanahin, in posizione panoramica, separati da una profonda vallata.
“Il tour classico di sette notti permette di visitare i siti storici e culturali più importanti del Paese e, oltre alla capitale, comprende idealmente almeno due o tre pernottamenti nelle regioni attraversate, per consentire ai visitatori di immergersi nei diversi ambienti naturali dell’Armenia, caratterizzati da montagne e vallate che da verdissime si fanno via via rocciose e aride, offrendo un’ampia palette di colori e panorami che cambiano curva dopo curva. Su tutto domina il biblico monte Ararat, appena oltre il confine turco, che ricorda le origini leggendarie degli armeni e della loro lingua, parlata da tremila anni”, conclude la direttrice dell’ente Boghossian.
Alla storia si affianca la ricca offerta enogastronomica dell’Armenia, dove secondo la tradizione Noè avrebbe piantato la prima vite dopo il Diluvio universale: si spazia dai ristoranti gourmet della capitale alle enoteche di grido di Saryan Street, la via del vino in centro città, dalle cantine sparse nelle cinque regioni vitivinicole alle distillerie del famoso brandy armeno.
Donatello Lorusso