Turks & Caicos, turismo europeo in forte crescita

Mare cristallino, strutture di altissimo livello, spiagge bianche di cui Grace Bay, riconosciuta tra le più belle al mondo, è solo la punta di diamante: Turks & Caicos è sicuramente uno dei punti fermi tra le destinazioni di lusso internazionali.

Nei giorni di TACC (Turks & Caicos Conference), unita ad un fam trip che ha visto la presenza di una delegazione di operatori italiani, l’Ente del Turismo dell’arcipelago ha presentato il meglio della sua offerta, oltre alle linee guida per lo sviluppo di un Paese che vede il turismo rappresentare il 46,49 % del PIL.

Nonostante il lieve calo dato dal passaggio dell’uragano Irma nel 2017, l’arcipelago è oggi tra le destinazioni che registrano una maggiore crescita di arrivi nell’aera caraibica, + 17 %. Le isole sono ben collegate al resto del mondo sia da connessioni aeree verso Stati Uniti, Caraibi e Regno Unito, sia tramite crociere che fanno scalo nel terminal di Grand Turk, dove sono attraccate nel 2018 323 navi (+23 % di visitatori rispetto al 2017). Guardando ai pernottamenti, i visitatori sono stati 434.220 nel 2018, ma l’obiettivo è di superare i 470.000 pernottamenti turistici internazionali entro il 2021, grazie anche all’apertura di nuove importanti strutture come il Ritz Carlton.

Lo sviluppo previsto non è però dato solo dalle nuove camere d’hotel, ma è fortemente legato ai trend internazionali.

La ricerca di privacy e di viaggio in piccoli gruppi sta portando alla costruzione di ville private, ben integrate nel contesto naturale, a volte collegate a strutture alberghiere già affermate, a volte completamente indipendenti. Si tratta di una tipologia di viaggio che offre la massima indipendenza, pur garantendo la presenza di un butler e, su richiesta, di uno chef per la gestione di tutte le esigenza “pratiche” di una vacanza, dalla spesa alla pulizia.

La richiesta sempre maggiore di viaggi di nozze e di viaggi su misura porta alla personalizzazione dell’offerta alberghiera, con strutture che siano in parte adult only e un’ampia varietà di trattamenti, dalla formula solo pernottamento in residence all’all inclusive, sia a Providenciales sia nelle altre isole dell’arcipelago.

L’ecoturismo è poi imprescindibile: Turks & Caicos ha abolito la plastica monouso, e si sta apprestando alla messa al bando del polistirolo. Le spiagge sono già da anni smoke free e tutte le nuove aperture, soprattutto nelle isole di nuovo sviluppo come South Caicos, sono fortemente eco-compatibili e collegate a iniziative promosse delle comunità locali.

“Siamo molto soddisfatti di come il turismo europeo, e italiano in particolare, stia crescendo verso Turks & Caicos. La partecipazione a TACC ha permesso di approfondire la conoscenza dei prodotti già presenti sul mercato e di scoprire nuove potenzialità ancora da lanciare. Oltre alla visita di strutture lungo Grace Bay Beach, le inspection nelle isole di South Caicos, Ambergis Cay, Pine Cay e lungo Long Bay Beach e North Shore nell’isola di Providenciales hanno permesso di avere un’idea più completa della varietà della nostra offerta. Siamo certi che i prossimi anni saranno decisivi per una crescita ancora più sostenuta”, ha dichiarato Courtney Robinson, Regional Marketing Manager UK & Europe.