La provincia più settentrionale della Thailandia, Chiang Rai, vanta un paesaggio di montagne, fiumi e foreste e una diversità etnica che comprende le tribù delle colline ma anche quelle di origine e cinese, tutte contraddistinte da una forte identità Lanna che è visibile nell’architettura, nell’arte, nella lingua, nella musica e nella cucina.
Mentre l’essenza culturale di questa identità – che risale alla fondazione di Chiang Rai nel 1262, e al suo ruolo di seconda capitale del Regno Lanna – è ancora predominante, e vi è anche una crescente modernizzazione che offre una nuova prospettiva dei Lanna al mondo contemporaneo.
Chiang Rai si è ritrovata sul palcoscenico mondiale quando 12 ragazzi di una squadra di calcio locale e il loro allenatore sono rimasti intrappolati dalle inondazioni nella caverna di Tham Luang nel Tham Luang-Khun Nam Nang Non Forest Park. L’operazione che li ha salvati ha attirato sulla Thailandia l’attenzione del mondo. Anche il tempio di Wat Phra That Doi Wao, nel distretto più settentrionale della provincia di Mae Sai, in cui i ragazzi sono stati ordinati monaci buddisti, per nove giorni ha avuto il suo momento di notorietà. A Wat Rong Khun, noto anche come Tempio Bianco, a circa cinque chilometri dalla città di Chiang Rai, si trova un enorme dipinto opera di un collettivo guidato dall’artista thai Chalermchai Kositpipat raffigurante la missione di salvataggio e le figure chiave coinvolte, oltre alla statua del sub che ha perso la vita nelle operazioni.
Il Tempio Bianco è la creazione di Chalermchai, originario di Chiang Rai, e rappresenta un approccio non convenzionale all’architettura dei templi fondendo elementi che provengono dall’immaginazione dell’artista con insegnamenti buddisti ortodossi sul paradiso, l’inferno, il karma e i peccati terreni. Il tempio è pieno di simboli buddisti mentre Chalermchai ha anche usato icone della cultura moderna come astronavi e persino Neo, il protagonista di Matrix, per raccontare storie della vita di Buddha e i suoi insegnamenti.
Oltre al Tempio Bianco, c’è anche la Casa Nera e il Tempio Blu, tutte affascinanti rappresentazioni del nuovo movimento creativo di Chiang Rai che fonde arte moderna e architettura con l’antica filosofia buddista.
La Baan Dam, o Black House, si trova 10 chilometri a nord dal centro della città ed è l’opera di un altro artista thai, Thawan Duchanee. Dipinto tutto di nero, il complesso è insieme giocoso e triste, composto da pelli e ossa di animali, sculture misteriose e statue tribali.
Il Tempio Blu, o Wat Rong Suea Ten, si trova a 10 minuti di auto dall’area del Night Bazaar ed è stato completato nel 2016. Decorata utilizzando i colori blu zaffiro e oro, l’opera e la struttura del tempio emanano un tocco moderno. All’esterno le statue di Buddha, Nagas, Garuda e altri esseri della cosmologia buddista thailandese.
Tra le attrazioni più importanti della città c’è la Torre dell’Orologio di Chiang Rai. Progettata dallo stesso Chalermchai dietro al Tempio Bianco, crea uno spettacolo di luci alle 19, 20 e 21 di ogni sera. Non lontano c’è il grande monumento di Re Mengrai che si erge in orgogliosa testimonianza del fondatore del Regno Lanna.