Royal Caribbean Group e Norwegian Cruise Line Holdings hanno annunciato una collaborazione per sviluppare standard di sicurezza e salute in crociera potenziati in risposta alla pandemia globale COVID-19.
Le società hanno formato un gruppo di esperti chiamato “Healthy Sail Panel”. Il gruppo ha il compito di collaborare per lo sviluppo di raccomandazioni per le compagnie di crociera per potenziarne la risposta sanitaria al COVID-19, migliorarne la sicurezza e renderle pronte alla ripresa sicura delle attività.
Il gruppo di esperti lavora da quasi un mese e offrirà le sue raccomandazioni iniziali entro la fine di agosto. Le compagnie di crociera hanno affermato che il lavoro del Panel sarà “open source” e potrebbe essere liberamente adottato da qualsiasi azienda o industria che possa trarre beneficio dalle analisi scientifiche e mediche del gruppo.
“Questa malattia senza precedenti ci impone di sviluppare standard senza precedenti in materia di salute e sicurezza”, ha affermato Richard D. Fain, presidente e CEO di Royal Caribbean Group. “Portare a bordo questi stimati esperti per guidarci dimostra il nostro impegno nel proteggere i nostri ospiti, i nostri equipaggi e le comunità che visitiamo”.
“Competiamo nel business delle vacanze dei viaggiatori ogni giorno, ma non competiamo mai sugli standard di salute e sicurezza”, ha dichiarato Frank Del Rio, presidente e CEO di Norwegian Cruise Line Holdings. “L’industria delle crociere ha sempre avuto rigorosi standard sanitari, ma le sfide inedite poste dal COVID-19 offrono l’opportunità di alzare ulteriormente l’asticella.”
Kelly Craighead, Presidente e CEO dell’Associazione Internazionale delle Compagnie di Crociera (CLIA), ha aggiunto: “La salute e la sicurezza sono la massima priorità per tutte le linee di crociera membre di CLIA, come dimostrato da questa iniziativa da parte di due dei nostri membri più grandi. Elogiamo i loro sforzi, come anche in parallelo quelli di tutti i nostri membri, grandi e piccoli, che lavorano instancabilmente per sviluppare protocolli adeguati basati sul contributo delle autorità sanitarie e degli esperti medici negli Stati Uniti e all’estero”.