Roma fa squadra per accogliere i turisti cinesi

Alleanza vincente quella tra Convention Bureau Roma e Lazio e Aeroporti di Roma. In vista degli impressionanti numeri del turismo cinese, infatti, le due realtà leader del panorama capitolino e quindi nazionale fanno squadra per intercettare i turisti provenienti dal gigante asiatico.

“Parliamo di 150 milioni di turisti cinesi, che raggiungeranno una cifra oscillante tra i 500 e i 700 milioni nei prossimi 10 anni – ha detto Stefano Fiori, vice presidente Convention Bureau Roma e Lazio – Con 120 milioni di famiglie dal tenore di vita simile a quello europeo e 20 milioni di alto spendenti, è necessario attrezzarsi per cogliere questa straordinaria opportunità. Il turista cinese è uguale agli altri, bisogna abbandonare lo stereotipo per cui viaggia solo in gruppo per vacanze ‘mordi e fuggi’: ci sono individuali che cercano esperienze e hanno attenzione per segmenti quali cibo, lusso, cultura. Ci sono i Millennial laureati, 350 milioni di persone digitali al 100% dall’alta capacità di spesa, quindi dalle specifiche richieste e che utilizzano lo smartphone per i pagamenti. Dobbiamo dunque lavorare sulla diversificazione dell’offerta”.

Per questo motivo, sulla scia dei rapporti commerciali tra Italia e Cina con il progetto Via della Seta, alla visita del presidente cinese Xi Jinping in Italia ha fatto seguito una nuova missione corale a Shanghai in occasione di ITB China, la più importante fiera del mercato turistico cinese. In quest’occasione è stato creato l’evento ‘Rome, the Italian Gateway to your business’, cui hanno partecipato anche Aeroporti di Roma e Convention Bureau Roma e Lazio sotto l’egida di Welcome Chinese, e sono stati illustrati i nuovi collegamenti da Shenzhen, Chengdu e Hangzhou.

Il Convention Bureau Roma e Lazio è stato al centro del network attivato per l’evento ‘Rome Mice Destination’, mentre Aeroporti di Roma ha firmato un importante accordo con il colosso del turismo cinese Ctrip per far scoprire ai passeggeri del paese la facilità di viaggiare in Italia attraverso la porta di accesso del Leonardo da Vinci, ottenendo la prestigiosa certificazione ‘Welcome Chinese’.

Le attività non si arrestano, anche grazie alla fine degli impedimenti burocratici: “Fino a 3-4 anni fa ottenere il visto dall’Italia era molto difficile, ora ci vogliono 36 ore e non solo a Pechino e Shanghai, ma anche in altre realtà cinesi – ha aggiunto Fiori – Si tratta di una questione importane, dato che si registra una crescita turistica maggiore di cinesi nei paesi che non chiedono più il visto”.

Molto soddisfatto dei progressi compiuti per questo mercato Fausto Palombelli, chief commercial officer di Aeroporti di Roma: “Il legame tra Roma e la Cina è diventato sempre più stretto – ha dichiarato – tanto che hanno raggiunto quota 12 le città della Greater China direttamente collegate, grazie a sette compagnie aeree, con l’aeroporto di Fiumicino. Quest’anno stiamo registrando un vero e proprio boom di passeggeri da e per la Greater Cina: nei recenti mesi estivi abbiamo avuto una crescita del 30% rispetto ai medesimi mesi dello scorso anno, e contiamo di superare entro la fine del 2019 la soglia dei 900.000 passeggeri”.

L’aeroporto di Roma Fiumicino, infatti, è la porta d’ingresso ideale nel nostro paese grazie ai collegamenti diretti con le principali città italiane, dalle molte opportunità turistiche nel meridione.

“Rivedo nel mercato cinese – ha concluso il Palombelli – l’evoluzione di quello giapponese, caratterizzato all’inizio da gruppi per poi evolvere in viaggi individuali alla scoperta di mete dove rivivere il lifestyle italiano”.